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Fonte: ICCD - Progetto PACI / MiC – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD
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Fratellanza del Purgatorio

"Pranzo del Purgatorio": "battesimo" della "Fratellanza del Purgatorio"

Dopo un lauto pranzo presso un ristorante sulle rive del lago di Bolsena, i tre battezzandi che devono entrare ufficialmente nella "Fratellanza del Purgatorio" si alzano dalle sedie incitati dagli altri "fratelli" in un'atmosfera scherzosa e si dirigono verso le rive del lago. Qui viene collocata la sedia sulla quale si siederanno a turno i battezzandi. Un "fratello" battezzatore, vestito con il saio, porta una bacinella di plastica e una bottiglia piena di un liquido rosso, costituito da una miscela non esplicita di "sostanze" che rappresentano l'acqua battesimale (vino, aceto, ecc. ecc.). L'atmosfera è scherzosa; molti "fratelli" presenti lanciano battute gli uni agli altri e agli altri due battezzandi. Il primo battezzando si siede sulla sedia; un "fratello" gli mette intorno al collo una tovaglia del ristorante mentre gli altri "fratelli" scherzano a voce alta. Dietro il giovane c'è il battezzatore vestito con il saio con in mano gli "strumenti" per il battesimo. Il battezzatore fa allora chinare al battezzando la testa all'indietro e, tra le risate del pubblico, gli versa sui capelli il contenuto "sconosciuto" del liquido della bottiglia, mentre un altro "fratello" insieme al "Tenente" lo assistono e tengono ferma la testa al battezzando. Il battezzatore mima alcuni gesti che ricordano quelli del barbiere. Mentre il battezzatore versa il liquido, pronuncia tra le risate di tutti le seguenti parole: "Io ti accoglio membro della Fratellanza del Purgatorio, finché morte non ci separi e se qualcuno addà morì, speriamo che ci sei tu". Dopo aver recitato la formula rituale canzonatoria, il battezzatore spalma per bene il liquido sulla testa del battezzando suscitando risate tra i presenti. A fine battesimo, gli altri "fratelli" gridano un "bravo" al nuovo entrato, il quale risponde con un comportamento cinesico vittorioso. Gli stessi gesti vengono compiuti per gli altri due battezzandi. Con il terzo battezzando il battezzatore, prima di procedere al lavaggio della testa, prende un uovo e lo rompe sulla fronte del giovane tra le risate di tutti. Tutti e tre i "battesimi" si concludono con l'applauso del pubblico.

Osservazioni
Il battesimo per entrare nella Fratellanza del Purgatorio non è un evento codificato e non ha una dimensione religiosa, è invece assolutamente laico e scherzoso. Non viene celebrato in un momento particolare dell'anno, ma all'occasione, quando il Direttivo della Fratellanza accetta l'ingresso di nuovi membri. Può essere celebrato qualche settimana dopo il Pranzo del Purgatorio e diventa occasione per incontrare di nuovo i fratelli, fare ringraziamenti in merito all'andamento del Pranzo, fare comunicazioni sulla Fratellanza, comunicare attività e raccomandazioni, non ultimo sollevare questioni che attengono alla politica locale. Si svolge in genere presso ristoranti della zona. La giornata prevede, dopo un lauto pranzo riservato solo a un numero ristretto di fratelli e altri invitati tra i quali il Sindaco, un discorso del Tenente della Fratellanza e come ultimo evento la celebrazione del battesimo, per il quale viene recitata dal battezzatore una formula rituale scherzosa. La Fratellanza del Purgatorio di Gradoli (VT) (o Confraternita del Purgatorio) nasce, stando ai documenti d'archivio, intorno alla fine del XVII secolo come Opera Pia per il Suffragio delle Anime del Purgatorio. Successivamente diventa una Confraternita del Suffragio o Purgatorio e poi Fratellanza del Purgatorio. Ha la sua sede nella Collegiata di Santa Maria Maddalena, patrona di Gradoli. Il fine della Fratellanza è quello di suffragare le anime purganti, accompagnare i defunti, aiutare i fratelli in difficoltà e i poveri. Ha come abito un saio marrone con cordone chiaro e un cappuccio viola (in passato il saio e il cappuccio erano color cenere). Ha una connotazione rigorosamente maschile e una caratterizzazione socialmente trasversale al di fuori di distinzioni di classe, politiche e di estrazione sociale. Ha uno statuto entrato in uso nel 1925 quando la Confraternita è diventata Fratellanza del Purgatorio. Ha un logo costituito da due mani che si tengono in un ovale su uno sfondo di fiamme. La Fratellanza ha un numero aperto di soci, ma che oggi si attesta intorno alle novanta persone, tutte di sesso maschile. Tra le sue attività vi è la partecipazione ai funerali dei fratelli e l'organizzazione e la partecipazione al "tradizionale pranzo del Purgatorio" (Statuto 1925). Il Direttivo ha una struttura militare, ed è formato da un Capitano, da un Tenente, da un Sottotenente. Ci sono poi sei Consiglieri, un Segretario e un Esattore. In passato, dallo Statuto del 1925, risulta che l'unica discriminante alla partecipazione alla Fratellanza era la capacità di leggere e scrivere; gli analfabeti ne erano quindi esclusi. Oggi non esiste più come in passato una quota di iscrizione e alcune cariche sono state abolite (Bidello e Sacrestano); il Segretario è anche Esattore. Resta nella Fratellanza la finalità di aiuto dei fratelli in difficoltà. Riguardo alla questua, era uso di molte confraternite questuare nel periodo di Carnevale per raccogliere fondi per le Anime del Purgatorio. La stessa questua che la Fratellanza compie per le vie del paese viene effettuata contemporaneamente nei poderi. In passato i cittadini offrivano prodotti in natura; oggi vengono anche accettate somme in denaro, che rimangono tuttavia secondarie. Nel pomeriggio del Giovedì Grasso viene effettuata l'asta dei prodotti raccolti; con il suo ricavato viene finanziato il Pranzo del Purgatorio, grande convivio di circa duemila persone, preparato dai fratelli, che viene offerto a tutta la cittadinanza il primo giorno di Quaresima, cioè il Mercoledì delle Ceneri. Per il Pranzo la Fratellanza, composta da circa novanta iscritti, si divide in diversi settori specializzati nei diversi piatti, ciascuna capeggiata e sotto la responsabilità di un capo-gruppo. Due fratelli sono capo-sala, un terzo è responsabile per il pesce, un quarto per i legumi, un quinto per la frittura. Ciascun settore è composto da sei fratelli che lavorano sotto la direzione di un Capitano. I fuochisti, responsabili dell'accensione del fuoco, sono nove, undici sono addetti alla pulitura del pesce, sei preparano la minestra di riso, cinque il luccio in umido, sei il nasello fritto. Nove fratelli sono addetti a lavare i piatti e trenta sono i giovani fratelli che lavorano come camerieri. La tradizione vuole che ogni commensale si porti le stoviglie, il pane e le bevande. Le portate vengono servite in piatti da quattro e ogni commensale deve servirsi da sé. Il menù è composto in sequenza da: fagioli del Purgatorio, minestra di riso, luccio in umido, nasello fritto, baccalà lesso e per finire una mela. La preparazione del Pranzo del Purgatorio ha inizio verso le 3 di notte del Mercoledì delle Ceneri e va avanti per 9-10 ore fino alle ore 12-13, quando si serve in tavola. Alcune modalità nella preparazione dei piatti sono segrete e tramandate tra fratelli in modo rigidamente esclusivo.
Gradoli (VT), Italia Regionlazio
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