Cosa contiene il Geoportale
MiBACT – ICCD
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
La ricerca e lo sviluppo di strumenti e metodi per la conoscenza finalizzata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano qualifica l'intera attività dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).
L'ICCD infatti:
- gestisce il Catalogo generale del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico e etnoantropologico nazionale;
- elabora le metodologie della catalogazione e coordina le attività operative degli enti tecnici che la realizzano sul territorio;
- realizza campagne di documentazione del patrimonio culturale;
- tutela, conserva e valorizza le proprie collezioni di fotografia storica e di fotografia aerea.
L'Istituto lavora su obiettivi operativi che riguardano:
- l'articolata e sistematica disponibilità di informazioni sul patrimonio artistico e culturale nazionale sia attraverso l'incremento dei propri strumenti informativi, sia promuovendo protocolli di interoperabilità tra i sistemi di altri enti;
- la qualificazione dei catalogatori;
- l'elaborazione di strumenti metodologici standard pienamente aderenti ai processi conoscitivi ma comunque orientati alla semplificazione dei flussi di produzione delle schede di catalogo;
- la realizzazione di strumenti di gestione integrata delle collezioni fotografiche per favorirne la corretta archiviazione e l'ampia fruizione;
- la valorizzazione delle collezioni fotografiche attraverso la comunicazione e la promozione di eventi in accordo con altre istituzioni presenti sul territorio in un piano di gestione economicamente compatibile;
- la gestione innovativa degli strumenti di comunicazione web indirizzati alla trasparenza, alla piena accessibilità dei contenuti e dei servizi realizzati;
- la riqualificazione degli spazi per servire meglio le esigenze della conservazione, della consultazione degli archivi e della funzionalità interna dei servizi e degli uffici.
Gli archivi messi a disposizione del Geoportale da MiBACT - ICCD sono:
Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
L'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, nata e promossa nel 2004 dall'associazione internazionale Slow Food con la collaborazione delle regioni Piemonte ed Emilia-Romagna, è un'università non statale legalmente riconosciuta dallo stato italiano.
Nella sua ultradecennale attività, l'ateneo ha accresciuto costantemente i suo corsi di studio, e conseguentemente il numero degli studenti, giungendo a proporre un'offerta didattica completa e unica nel suo genere in Italia e all'estero, affermandosi come un'istituzione dinamica, flessibile e di impronta fortemente internazionale.
La peculiarità dei suoi corsi attrae studenti da decine di paesi diversi, interessati all'originale progetto formativo che coniuga studio e pratica, libri e testimonianze di vita, scienza, cultura manageriale, sapere artigiano e contadino, oltre all'esperienza dei viaggi didattici che favoriscono l'incontro con chi produce, le aziende dell'agro-alimentare, i territori di ogni regione del pianeta e le culture tradizionali.
Questo approccio metodologico e didattico fornisce agli studenti una visione olistica dei sistemi di produzione del cibo sia passati che presenti, e consente loro di imparare ad operare per sviluppare i futuri scenari del cibo.
L'ateneo forma i gastronomi, nuove figure professionali, che hanno conoscenze e competenze nell'ambito agro-alimentare e operano indirizzando la produzione, la distribuzione e il consumo di cibo verso scelte corrette e utili a creare un futuro sostenibile per il pianeta.
La chiave di volta di quello che può essere definito gastronomo è la profonda comprensione del cibo come valore e del suo ruolo importante nel creare e modellare la società.
Ad oggi gli studenti che hanno frequentato e frequentano l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sono oltre 1600.
Gli archivi messi a disposizione del Geoportale da UniSG sono:
Regione Friuli-Venezia Giulia – Patrimonio Culturale – Servizio catalogazione formazione ricerca
Il Servizio catalogazione formazione ricerca della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia svolge attività di ricerca, formazione e documentazione e promuove la conoscenza, la conservazione attiva e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico regionale, operando secondo alcune linee programmatiche:
- il patrimonio culturale come bene comune, bene popolare, “un dato essenziale dell’essere Italiani, che, come i gesti e la lingua, si trasmette e si radica senza che ce ne accorgiamo” (Salvatore Settis); il superamento della concezione proprietaria del bene culturale, a favore di una concezione popolare e comune, attraverso lo sviluppo di un sistema di comunicazione integrato, chiaro e condiviso, per garantire e favorire l’accesso ai dati e la loro libera circolazione;
- una visione globale e diacronica dei beni culturali che pone al centro dell’azione politica il paesaggio, la sua stratificazione e complessità. Il paesaggio è il denominatore comune, il palinsesto vivente, fatto non più di monumenti isolati ma di beni correlati fra loro, che soltanto se presenti in un sistema e in questo inquadrati, diventano comprensibili in tutto il loro valore storico, culturale e sociale;
- l’interdipendenza organica tra patrimonio culturale e pianificazione paesaggistica, contribuendo con efficaci strumenti predittivi – analisi di potenziale / vulnerabilità / rischio / valore culturale - alla pianificazione e gestione del territorio, a partire dal Piano Paesaggistico Regionale;
- la partecipazione attiva di cittadini, associazioni, enti locali, università, scuola, in un processo di conoscenza partecipata e inclusiva, che garantirà politiche efficaci di tutela e valorizzazione;
- la valorizzazione come obiettivo di una società civile che tiene alla sua identità e quindi alla sua storia, superando la contrapposizione tra tutela e promozione, cultura e turismo e caratterizzando fortemente l’offerta turistica in senso culturale;
- la progettazione e la gestione diretta di iniziative e attività in grado di sviluppare il quadro di intervento programmatico dell’Istituto nei vari settori, coinvolgendo tutti i possibili partners in ambito nazionale e internazionale.
Gli archivi messi a disposizione dalla Regione Friuli-Venezia Giulia sono: