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MiBAC – ICCD

MiBAC – ICCD (Istituto centrale per il catalogo e la documentazione)

In base al decreto ministeriale del 7 ottobre 2008, e al successivo decreto 23 gennaio 2017 di modifica, all’ICCD sono attribuite funzioni di ricerca, indirizzo, coordinamento tecnico-scientifico e formazione finalizzate alla documentazione e alla catalogazione dei beni culturali e di digitalizzazione del patrimonio culturale. In particolare l’Istituto: gestisce il Catalogo generale del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico ed etnoantropologico nazionale; elabora le metodologie della catalogazione e coordina le attività operative degli enti tecnici che la realizzano sul territorio; tutela, conserva e valorizza le proprie collezioni di fotografia storica e di fotografia aerea; assicura il coordinamento e promuove programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale di competenza del MiBACT.
L’Istituto lavora su obiettivi operativi che riguardano, fra gli altri: l’articolata e sistematica disponibilità di informazioni sul patrimonio artistico e culturale nazionale, favorendo il riuso dei dati della catalogazione; la qualificazione dei catalogatori con attività di formazione; l’elaborazione di strumenti metodologici standard aderenti ai processi conoscitivi; la gestione innovativa degli strumenti di comunicazione web indirizzati alla trasparenza, alla piena accessibilità dei contenuti e dei servizi realizzati.

Per la sperimentazione del Geoportale nazionale delle Cultura alimentare l’ICCD ha messo a disposizione:

  • una selezione della banca dati delle schede del Progetto integrato per il patrimonio culturale immateriale e la diversità culturale PACI (264 schede)
  • l’Inventario delle memorie della cultura alimentare della Campania (100 schede).

Mibact paci 01

Il Progetto integrato per il Patrimonio Culturale Immateriale e la Diversità Culturale PACI, condotto in due fasi tra il 2009 e il 2012, si è basato sulle due convenzioni Unesco ratificate dall’Italia nel 2007: la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (Parigi 2003) e la Convenzione sulla protezione e promozione delle espressioni della diversità culturale (Parigi 2005). È stato coordinato dall’ICCD e condiviso, nella seconda fase, dall’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi e dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia.
Obiettivo del progetto è stato quello di contribuire a incrementare la conoscenza del patrimonio culturale immateriale italiano attraverso attività di ricognizione e di recupero di catalogazioni pregresse e attività di nuova catalogazione sul campo, allo scopo di realizzare una base di dati volta a implementare e integrare le documentazioni catalografiche e multimediali relative ai patrimoni culturali immateriali dei territori italiani. Tutte le schede e le documentazioni multimediali prodotte con il progetto PACI, organizzate geograficamente, sono consultabili e scaricabili nel sottosito Patrimonio culturale immateriale del sito ICCD (http://paci.iccd.beniculturali.it/paciSito). In particolare, per il Geoportale della Cultura Alimentare del MiBACT, l’ICCD ha selezionato 264 schede PACI riguardanti tratti delle culture alimentari di Lazio, Basilicata e Puglia, riferiti alla Dieta mediterranea quali supporto alla candidatura presentata dall’Italia, insieme a Spagna, Grecia e Marocco di questo elemento nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

L’Inventario delle memorie della cultura alimentare della Campania è stato realizzato appositamente per il Geoportale della Cultura Alimentare, dall’ICCD in collaborazione con il MedEatResearch - Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, e si basa sulle testimonianze di protagonisti significativi del mondo della gastronomia, della cultura e dell’arte che operano o hanno operato nella regione: Carmela Baglivi, Peppe Barra, Antonio Biasiucci, Riccardo Dalisi, Isa Danieli, Luigi Di Gianni, Alberto Folin, Luigi Frusciante, Gemma Gentile, Ugo Gregoretti, Antonietta Imperatrice, Mimmo Jodice, Luigi Maria Lombardi Satriani, Alfonso Mattozzi, Delia Morinelli, Annunziata Nazzaro, Yvette Ollier, Ernest Pignon, Pasquale Scialò, Giuseppina Tizzani, Angelina Vassallo. Sono state prodotte complessivamente 100 schede applicate ad altrettante entità immateriali individuate nelle documentazioni audiovisive realizzate dal MedEatResearch per il progetto Granai del Mediterraneo, che è parte del progetto Granai della Memoria dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (www.granaidellamemoria.it).

Tutte le schede sono accessibili al sito ICCD dedicato al patrimonio culturale immateriale.

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