Saperi e tecniche
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Canditura delle arance
Nella tradizione garganica, l'arancia si presta a molteplici ed eterogenei usi, al di là del suo consumo diretto, grazie allo sfruttamento integrale di ogni sua parte. Come sottolinea l'informatrice, si tratta di saperi in via di estinzione, che negli ultimi tempi sono stati però oggetto di recupero e promozione. I semi dell'arancia, poiché contengono pectina, vengono posti in sacchetti di tela e utilizzati per ridurre i tempi di cottura delle marmellate. La scorza, fatta a pezzetti e adeguatamente trattata, si trasforma in deliziosi dolcetti, le scorzette caramellate. Dal melangolo, varietà d'arancia rara e dal profumo inconfondibile, si ottiene un liquore, l'ambrosia, attraverso una procedura speciale che comporta la sospensione del frutto per quaranta giorni al di sopra dell'alcool, i cui vapori determinano il gocciolamento del melangolo, che così colora e aromatizza l'alcool, a cui si aggiungono poi acqua e zucchero. Con i fiori e le foglie essiccati si prepara un infuso che si fa bere a chi soffre di insonnia. Tradizionale è inoltre la produzione di marmellate, che si abbinano molto bene a tutti i formaggi, in particolare al caciocavallo podolico, altro fiore all'occhiello della cucina locale.
