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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Vendere e comprare l'asino

In Val Sangone, in particolare nelle borgate di Girella, Villa, Brancard e Dalmassi di Giaveno era consuetudine durante le sere d'inverno nelle stalle, dove si riuniva gran parte della popolazione, mimare la vendita dell'asino "vendi l'aso, catè l'aso". Tutti assistevano alla parodia di un contratto agricolo. Due giovani, per aver le quattro gambe dell'asino, si ricoprivano con una "pajassa", un materasso di foglie secche, per ricreare il corpo dell'asino. La costruzione del finto asino era completata con i finimenti degli animali da tiro ed in particolare a quello che stava davanti veniva fatto indossare sul capo un manufatto di assi di legno che andava a formare la testa con le due lunghe orecchie.

L'asino così costruito veniva poi trascinato nella stalla dove avveniva la contrattazione. Ovviamente non era facile accordarsi sul prezzo e ogni tentativo era accompagnato da abbondanti bevute, spesso interveniva anche un mediatore che rendeva ancora più complicata la contrattazione. Una volta avvenuta la vendita, l'asino doveva essere ammazzato: botte terribili, almeno a sentire il rumore, venivano date sulla finta testa di assi di legno. Il gioco della vendita poteva durare più sere (cfr. Nicoletti, Zanotto Contino, 2204-2005, pp. 15-16).

GIAVENO (TO), Italia Regionpiemonte
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