Feste popolari
Festa della Madonna del cespuglio
In occcosione della festa la messa solenne con benedizione e distribuzione del pane della carità, è accpmpagnata da manifestazioni popolari (giochi, serate danzante, ecc.).
Alla fine del 1800, secondo quanto scritto da Paolo Rè, la festa nella borgata si svolgeva nel modo qui di seguito riportato: di buon mattino un gruppo di ragazzi con cestini tondi, coperti di bianche tovaglie, si recano dal fornaio del borgo a procacciarsi la carità (pane confezionato con farina di frumento, ingiallito con zafferano e tuorli d'uovo), quindi seguiti da altri ragazzi con al petto le coccarde, accompagnati dalla banda musicale e dalle campane di San Lorenzo, si recano alla cappella della Madonna del Bussone. In cima al corteo, sulla testa del giovane più alto, veniva portato "un enorme pane a forma di gallo inghirlandato di fiori e nastri". Al fianco di questo portatore, altri due giovani con alabarde. Non mancava in questa sfilata l'alfiere che portava uno stendardo di seta e velluto sul quale era effigiata la Madonna, in mezzo alla borgata venivano fatti scoppiare i mortaretti, quindici colpi scanditi due volte. Infine le campane della cappella salutavano l'arrivo dei giovani. Veniva quindi celebrata la Messa solenne, al termine della quale gli abitanti del borgo si recavano a casa a mangiare "il famoso pollo che Enrico IV prometteva, a parole ai suoi francesi". Nel pomeriggio la festa proseguiva fino a sera con danze e giochi (corsa nei sacchi, albero della cuccagna, taglio della testa del tacchino) interrotte un'ora soltanto per la recita del vespro" (Nicoletti, Zanotto Contino, 2004-2005, pp. 13-14).
