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Fonte: ICPI - Progetto Basilicata e varie / MiC – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD
Categorie
Locali storici
Autori:
Susanna Camerlengo
Media

Osteria - Pizzeria La Mangiatoia

Situata all’interno di uno degli edifici più antichi del paese, dal 1999 La Mangiatoia è una presenza costante nella guida delle migliori osterie d’Italia edita da Slow Food. Nasce dal guizzo dell’imprenditore Antonio Lippo, classe 1936, che due anni dopo aver rilevato una cantina del paese, diventa pioniere della ristorazione di Rotondella. E’ il 1967 quando Antonio visita la Fiera del Levante di Bari assieme ad alcuni amici, e con aria di sfida annuncia: <> e di fronte all’incredulità degli astanti firma il contratto per l’acquisto del primo forno elettrico. Dopo dieci anni la gestione della cantina-pizzeria passa alla moglie Cosima “Minima” Fabiano, regina delle ricette tradizionali rotondellesi. Mentre l’attività ristorativa continua a dare soddisfazioni, Antonio decide di acquistare le due stalle a piano terra di Palazzo Bavila (XVIII secolo), che negli anni era stato frazionato tra i vari eredi. Alla fine degli anni ‘80 viene completato l’acquisto degli ultimi vani e nel 1990 la Mangiatoia apre i battenti nella sua nuova sede. Il restauro ha nuovamente scoperto e valorizzato le pietre di cui sono costituite le mura e le volte, e all’interno dei nuovi ambienti trovano posto sia una paninoteca (a piano terra) che la vera e propria osteria-pizzeria al piano superiore. Nel frattempo il figlio Giuseppe ha preso in mano le redini del locale, aiutato da sua moglie Felicetta e supervisionato dall’instancabile papà Antonio e da mamma Mimina che gli ha trasmesso tutte le sue ricette, compresa quella del loro cavallo di battaglia: falagoni e pastizzi, calzoni di sfoglia non lievitata di semola di grano duro ripieni di verdure (i primi) e capocollo tagliato a punta di coltello (i secondi).

Osservazioni
Secondo alcune ricerche condotte dall’associazione rotondellese Rotunda Maris, l’ingresso principale di palazzo Bavila corrispondeva originariamente proprio alla prima stalla acquistata da Antonio. Solo con il restauro dei primi dell’Ottocento, ad opera del medico Giuseppe Mele, venne costruito un nuovo accesso con annessa una nuova via pubblica. Il nome del locale nasce proprio dalla presenza di una mangiatoia all’interno di quella che è oggi la sala della paninoteca. Ad omaggiare il passato rurale di quegli ambienti troviamo anche la scultura lignea posta all’ingresso dietro il bancone del bar. In quel luogo infatti vivevano un tempo due mucche che l’artista perugino Filippo Ragni ha voluto immortalare nel legno dopo aver visitato il locale all’indomani della sua inaugurazione. Al piano superiore è ancora esposto il primo forno comprato da Antonio, mentre il pregio del palazzo è reso ancora più evidente dal bel terrazzo con vista sulla costa jonica a cui si accede dalla sala principale.
Rotondella (MT), Italia Regionbasilicata
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