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Franco Lubatti

Franco Lubatti

Intervistato nel 2011, Franco Lubatti, classe 1937,  si trasferisce in Brasile lavorando per più di trent'anni nel campo dell'industria farmaceutica. Sposato con una donna brasiliana, afferma che i suoi figli si sentono molto novaresi. Lubatti ci racconta la Novara che lasciò, quella dell'immediato dopoguerra. Ricorda il Liceo Scientifico presso l'Istituto Sacro Cuore, la banda che riuniva tutti i ragazzi di via Piave, i vari bar storici di Novara (il bar Gnemmi, il bar Menabrea, il bar Bertani), i giochi di strada, come la lippa o il far ghiacciare i marciapiedi per praticare un rudimentale pattinaggio. Il divertimento primaverile era dato dall'arrivo di treni carcichi di mondine: in stazione Lubatti ed i suoi amici facevano "gioco di squadra" per approcciarsi alle ragazze e scoprire in quale cascina fossero alloggiate; erano facilitati dal possesso di un'automobile che permetteva loro di recarsi più lontano da Novara rispetto a chi si spostava in bicicletta, avendo così meno concorrenza. Tornato a Novara dopo un lungo periodo lavorativo in Brasile, Lubatti prende in gestione la farmacia della madre: rievoca tutti i cambiamenti apportati con largo anticipo rispetto alla concorrenza. Descrive la "personalità" novarese, inizialmente come diffidente, ma in seguito affabile. Sposta il confine lombardo dal fiume Ticino al fiume Sesia, definendo il novarese più lombardo che piemontese. Lo stesso dialetto è appartenente più alla Lombardia, senza però, una marcata inflessione dialettale: le prime annunciatrici della RAI erano infatti novaresi proprio per l'assenza dell'accento lombardo.  

Novara (NO), IT Regionpiemonte
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