Feste popolari
Festa dei consegnati
La festa dei cosgnà, ovvero dei diciottenni, si svolgeva generalmente nel periodo dell’epifania e doveva durare tanti giorni quanti erano i giovani che compivano il diciottesimo anno di età.
“Normalmente la festa cominciava la domenica e niente era lasciato al caso. Tutto il paese partecipava alla messa grande delle 11. Poi, sul piazzale della chiesa, iniziavano i balli e i canti. Erano gli stessi giovani ad organizzarsi ed ingaggiare i musicisti. Normalmente c’era un suonatore di fisarmonica e uno di clarino. Ad un certo punto, si un formava un corteo: in prima fila i festeggiati, dietro i suonatori, i parenti, gli amici. Tutti andavano a pranzo a casa di uno dei diciottenni. Nel pomeriggio poi la festa si spostava in casa di qualche ragazza, pure lei diciottenne. Anche qui musica, canti e balli. Le famiglie offrivano dolci fatti in casa e stappavano le bottiglie del vino migliore. La baldoria continuava anche di sera. […] Il giorno successivo la festa si trasferiva in casa di un altro diciottenne. E si continuava così con pranzi, balli e canti. Come sempre, nel pomeriggio era d’obbligo la visita in casa di una ragazza coetanea” (Mossino, s.d., p. 62).
