Feste popolari
Rappresentazione del Giudizio universale
Nel paese veniva rappresentato “Il Giudizio universale ossia la Valle di Giosafat”. La rappresentazione, in tre atti, “era in prosa salvo qualche strofa poetica nei finali di scena o di atto. Il primo è occupato dalla conquista che l’Anticristo sta facendo del mondo con il favore di Belzebù; il secondo dalla missione di Enoc ed Elia che disingannano gli illusi seguaci dell’Anticristo; il terzo dal giudizio finale” (Scarzella, Scarzella, 1983, p. 114).
Una messa in scena del Giudizio universale è attestata il 23 giugno 1895, per iniziativa di un comitato, che intendeva destinare il ricavato a favore della Cassa inabili al lavoro della Società operaia L’Alpina di Sordevolo. Nel manifesto veniva annunciato che “figureranno in questa rappresentazione : L’Anticristo, col suo numeroso seguito, Patriarchi, Profeti, Morte colle sue ombre, Angioli, Padre Eterno, Cristo, Madonna, schiere d’Angeli, di Santi e Sante e Belzebucco colla sua corte di Diavoli e di Reprobi. Farà chiusa la premiazione dei Giusti e la condanna dei Reprobi, col suo grande effetto scenico del Paradiso e dell’Inferno” (Scarzella, Scarzella, 1983, p. 115).