Saperi e tecniche
ogni anno 14 maggio 500 grammi 800 grammi 1 kg e 200 grammi bifolchi villani pescatori Monte ultima due Tripoli Marta pescatore prima un seconda più di 30 anni terza
ciambella dolce ciambella delle passate prima esecutrice esecuzione di questa ciambella seconda esecutrice ruolo principale lunga permanenza modalità di realizzazione signori delle diverse categorie della festa terza esecutrice momento della esecuzione della ciambella lavorazione di questa ciambella forme tradizionali acqua fredda ciambella di pasta centinaia di ciambelle delle passate occasione della festa della Madonna SS. proprietaria del forno ciambelle dolci genitori viterbesi ciambella tipi di ciambelle altare della chiesa Tripoli del padre versione dolce della ciambella delle passate esecuzione delle ciambelle persone addette attività di fornaia ciambelle delle passate uomini della categoria presente scheda uso rituale signori della festa donna anice cottura delle ciambelle padrona del forno richiesta delle rilevatrici moglie di un pescatore tempo di cottura piccola volta uscite occasione fasi della lavorazione passate fornaia mese di ottobre giorni della festa forno donne
Lavorazione delle "ciambelle dolci all'anice" della Madonna SS. del Monte
Dopo aver realizzato l'impasto con l'impastatrice (impasto composto da zucchero, olio, pasta lievita, anice strizzato messo a bagno nel liquore, acqua, farina, limone e vaniglia) le due esecutrici iniziano la lavorazione della "ciambella dolce all'anice" che consiste di diverse fasi. Le due esecutrici si dividono i compiti: pesano i pezzi di pasta delle singole ciambelle, pezzi di 500 grammi e di 800 grammi, a seconda dei diversi formati. La pasta viene "ripresa" con le mani e lavorata fino a ridurla "a pupette", cioè gli si dà una forma a panetto. Si lascia riposare per qualche minuto sotto un telo affinché non si screpoli; si riprende poi la "pupetta" e si inizia ad "allungarla" fino a fargli raggiungere le forma allungata della ciambella e si controlla che la pasta sia liscia e priva di screpolature. Si da poi alla ciambella una forma circolare, si sovrappone un lembo della ciambella all'altro bagnando prima quello inferiore con dell'acqua per fare aderire meglio l'attaccatura, si pressa l'attaccatura con due dita per fare attaccare la chiusura, si prende un tappo di spumante infilato in un ramo d'albero e si pressa sull'attaccatura in due punti in modo da chiudere definitivamente la ciambella e lasciare un motivo decorativo su di essa, si prende la ciambella con le mani e con l'aiuto di un "bastone" si mette nel "callaro" per la lessatura, si muove la ciambella con il bastone tenendo questo nel centro della ciambella, in modo che questa non si attacchi sul fondo del "callaro" e si lascia lessare la ciambella fino a quando non affiora sull'acqua. Si prende poi una "paletta" (schiumarola artigianale della forma delle ciambelle) e si estrae la ciambella dall'acqua e si mette su un panno, si prende un lungo chiodo di ferro e si effettua la "sfriciatura" all'interno della ciambella, si apre cioè la ciambella all'interno effettuando un taglio con il chiodo lungo tutto il diametro interno della ciambella e si mette questa su un panno a riposare per 24 ore. Successivamente si inforna la ciambella per circa un'ora, si estrae la ciambella dal forno e ancora calda si spennella di acqua e zucchero per dare doratura e lucentezza alla ciambella.

Arrivo rituale dei "casenghi" ("le casenghe") alla chiesa della Madonna SS. del Monte in occasione della "festa delle passate" ("Barabbata")
Arrivo rituale dei "bifolchi" ("le biforche") alla chiesa della Madonna SS. del Monte in occasione della "festa delle passate" ("Barabbata")
Arrivo rituale dei villani ("le villane") alla chiesa della Madonna SS. del Monte in occasione della "festa delle passate" ("Barabbata")