Feste popolari
Gioco dell'oca
Il gioco dell’oca, detto in dialetto “Giò dl’oca dal Burcanin”, si svolgeva nel sino alla seconda metà del Novecento e consisteva nel decapitare un’oca o un tacchino, appeso per le zampe a testa in giù, mediante un bastone, che deve esser mosso dal basso verso l’alto (come se si stesse estraendo una spada dal fodero). Per iniziativa di un gruppo di cavalieri locali, la manifestazione è stata ripresa nel 2009, sostituendo l’animale vero (e talvolta vivo) con un’oca di peluche.
I cavalieri rappresentano, a coppie, i cantoni del paese e hanno a disposizione tre tentativi ciascuno per decapitare l’oca, la cui testa è stata precedentemente staccata e riattaccata con del velcro.
Il cavallo deve esser al galoppo nel momento in cui il cavaliere colpisce l’oca.
Alla gara partecipano anche donne e bambini.
Il premio in palio per il cantone vincitore è un dipinto su tela di un pittore locale.
Al termine della gara, si svolge un pranzo a base d’oca.
