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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Festa della Madonna Alpina

"La festa della Madonna Alpina si celebra ogni anno l'ultimo sabato di luglio nella piccola Cappella sita a 2200 metri sul monte di Becetto. Questa Cappella fu costruita nel 1959, sulla base di un pilone già esistente, da un gruppo di pastori desiderosi di avere nel periodo degli alpeggi un luogo di preghiera in cui rivolgersi alla Madonna per chiedere protezione. Tale costruzione richiedette a quei tempi un duro lavoro, poichè tutto il materiale doveva essere portato a mano, e quindi proprio per ricordare il contributo di ogni pastore fu stilato un elenco dei nomi che venne appeso su una delle pareti interne alla Cappella.

Essendo essa tuttora raggiungibile solo a piedi, il giorno della festa le persone si incamminano per i sentieri, partendo ognuno dal proprio paese o trovandosi in punti prestabiliti per poi salire insieme. Anche gli orari delle partenze sono diversi e fissati in relazione al ritmo di marcia che si pensa di tenere, poichè la strada da percorrere è lunga e può essere faticosa, soprattutto per chi ha già una certa età e non è allenato. In questi casi per chi lo voleva è stato anche possibile usufruire di un gruppetto di cavalli, messi a disposizione dalla frazione di Rore.

Il ritrovo per tutti è comunque fissato alle ore 11e30 davanti alla Cappella." (P. Giudice, 1988, pp. 127-128). Nella ricerca di Patrizia Giudice, fatta nel 1988, si fa presente che gli altri anni si è sempre celebrata la Messa che invece quell'anno, a causa della mancata disponibilità del sacerdote, è stata sostituita da un momento di preghiera comunitario, organizzato da alcuni assidui partecipanti. Essi a turno hanno letto il brano del Vangelo sulla visitazione della Beata Vergine, episodio a cui la Cappella è dedicata, e dopo hanno intonato le lodi Mariane, intercalandole con alcune preghiere spontanee. Al termine di questo momento il parente di un massaro, resosi disponibile per l'occasione, ha guidato in un clima particolarmente familiare e allegro l'incanto, mettendo in vendita gli oggetti che qualche giorno prima le persone avevano lasciato nella Chiesa di Becetto o che qualcuno aveva ancora deposto nella Cappelletta prima dell'inizio della preghiera.

Conclusosi l'incanto, tutti i partecipanti si sono trasferiti davanti ad una baita circondata da ampi prati, appartenente alla famiglia di uno dei pastori che aveva contribuito alla costruzione della Cappella. Qui, alcuni volontari avevano già preparato polenta e salsiccia che tutti si sono apprestati a consumare, potendo trascorrere così piacevolmente in compagnia il momento del pranzo (cfr. P. Giudice, 1988, pp. 128-129).

"In anni passati la polenta veniva divisa solo tra coloro che i mesi precedenti la festa, insieme ai massari, avevano lavorato per la Cappella. In seguito questi ultimi, osservando che anche le persone venute per partecipare alla funzione religiosa tendevano a fermarsi per il pranzo, e poiché essi raccoglievano sempre dall'incanto una somma maggiore di quella che i lavori di restauro della Cappella richiedessero, hanno pensato di proporre la polenta a tutti coloro che la desideravano. Da qui il prolungarsi della giornata festiva fino al tardo pomeriggio con musiche e danze improvvisate da uno dei pochi ragazzi di Becetto rimasti, il quale ha preso molto a cuore la continuazione e riuscita di questa e delle altre feste a Becetto nei mesi estivi. Sia lui, sia altri ragazzi anche più giovani, si offrono ogni anno di aiutare i massari per i preparativi della festa: si tratta, con l'inizio dell'estate, di salire alla Cappella che, essendo stata chiusa tutto l'inverno ed esposta alle intemperie, presenta sempre molti lavori di restauro da eseguire.

Per quel che riguarda la festa vera e propria, invece, i massari si occupano di contattare il Parroco per la celebrazione della Messa e per fissare la data sul bollettino parrocchiale, in modo da dare la possibilità a chi lo vuole di lasciare nella Chiesa di Becetto gli oggetti, a volte rappresentati anche da alimenti tradizionali tipici, in offerta per l'incanto.

Infine è necessario preparare il materiale per la polentata e cercare chi sia disponibile a trasportarlo di persona o con i cavalli fino alla Cappella.

E' importante sottolineare come la partecipazione ed il contributo emersi da questa analisi, sia ai preparativi, sia alla festa, tendono a confermare il coinvolgimento affettivo nei confronti della ricorrenza, evidenziato anche dall'organizzazione della preghiera comunitaria in sostituzione della Messa" (P. Giudice, 1988, pp. 129-132).

Dalle ricerche accurate di Patrizia Giudice possiamo anche apprendere che questa festa ha subìto un'interruzione di 8 anni negli anni '70.

A parteciparvi attualmente sono soprattutto persone originarie del posto, villeggianti e in numero più ristretto abitanti di Becetto, Rore e Sampeyre, per i quali è però, sempre difficile essere presenti poiché i mesi estivi sono per loro il momento di maggiore attività lavorativa (cfr. P. Giudice, 1988, pp. 132).

SAMPEYRE (CN), Italia Regionpiemonte
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