La corsa degli asini di Quarto affonda le proprie origini nel Seicento: notizie certe si hanno a partire da metà del XVIII secolo, anche se le prime edizioni risalirebbero a molti anni prima (Cerrato, 2001).

La corsa, nata con l’obiettivo di sbeffeggiare ironicamente il Palio di Asti, si svolgeva tradizionalmente nel giorno di Pentecoste, ma da diversi anni è stata spostata alla prima domenica di luglio, in concomitanza con i festeggiamenti patronali.

Inizialmente la manifestazione prevedeva la partecipazione di vari comuni dell’Astigiano; nel 1978 il Comitato festeggiamenti ha deciso di modificare il regolamento, riservando la tenzone ai soli rioni della frazione. Il territorio è così stato suddiviso in sette rioni: Dogana, Centro, Ponzoni, Bricchetto, Bricco, Croce e Regina Lepre (comprende la località Valfea, esterna al vero e proprio nucleo abitato di Quarto).

La manifestazione inizia al mattino con la benedizione degli asini e degli stendardi, durante la messa. Nel tardo pomeriggio prende il via la sfilata in costume, che attraversa le vie dell’abitato: ogni rione rievoca un momento di storia del paese. Al termine scendono in pista gli asinelli, che si sfidano su tre giri di un circuito ricavato nelle vie centrali della frazione, con partenza da piazza Roma e arrivo in via Stazione. Gli animali sono accompagnati e incitati da otto fantini per squadra, che si alternano due per volta.

Al vincitore viene assegnato il Palio, che secondo un bando del 1825 consiste in “una pezza di stoffa di Nanchino ricamata con una tignola ed un topo, con uno scudo” (Cerrato, 2001). Al secondo classifica va uno scialle, al terzo un gallo, al quarto una cipolla egiziana, all’ultimo l’acciuga.

La festa si conclude con una cena a base di piatti di carne d’asino.

Sospesa nel 2007, la corsa è stata ripresa nel 2008, ma anziche i rioni, partecipano (come avveniva già un tempo), alcuni paesi dell'Astigiano: Agliano, Aramengo, Calliano, Cellarengo, Montafia, Moransengo, Quarto.