Feste popolari
Bosinata
Probabilmente già presente nell’Ottocento, la bosinata a inizio Novecento “veniva recitata da una squadra di giovani mascherati su di un carro a quattro ruote. La leggeva solitamente uno solo, col volto pitturato, poi la comitiva si spostava nei paesi vicini, dove veniva replicata. Pare che spesso i giovani di Casalcermelli, a corto d’idee, copiassero o adattassero la bosinata più celebre di Castellazzo Bormida” (Castelli, 1999, pp. 120-121). Un tempo solitamente non veniva stampata, ma recitata a memoria, anche se chi la declamava “faceva finta di leggerla” (Castelli, 1999, p. 121); quando era invece stampata, prima di inviarla in tipografia “si faceva leggere in Comune e poi veniva sottoposta alla censura del maresciallo dei Carabinieri” (Castelli, 1999, p. 121).
Il bersaglio preferito “erano le ragazze, poi le beghe di campanile (in particolare l’antagonismo toccava gli abitanti di Portauova)” (Castelli, 1999, p. 121).
La tradizione pare sia cessata nel 1961.