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Antica lenticchia di Onano

Saperi sulla "antica lenticchia di Onano"

La lenticchia originaria di Onano è a seme grande: Come seme ha una dimensione intorno ai 5 millimetri. Può andare da un marroncino chiaro a un verdino; molto spesso è marmorizzata, ha questi puntini sopra, che è una variabilità genetica. Come tutti i semi autoctoni, sono una popolazione di semi. Non è quindi un seme che è andato in purezza; la bellezza sta pure in questo, la diversità, la forma, i colori che sono completamente diversi. E poi c'è questa punticchiatura, questi granelli che derivano da una variabilità genetica. Non è nota la storia del seme originario della lenticchia di Onano. Secondo alcune fonti la lenticchia di Onano era nota ed apprezzata già da epoca rinascimentale, ma ha avuto il suo boom tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, quando era soprattutto la Capitale, il maggior luogo di destinazione del prodotto e vedeva la famiglia Alfonsi di Onano come il maggior grossista di lenticchie. In quegli anni la lenticchia di Onano partecipa con successo a diverse manifestazioni a livello nazionale che ne accrescono la fama. Questo successo durò fino alla fine degli anni Sessanta. In seguito ci fu la crisi. Tale crisi si lega innanzitutto all'avvento della chimica che ha portato a terreni più concimati e ciò ha danneggiato la lenticchia che notoriamente vuole terreni poveri. Nello stesso periodo è subentrata la coltivazione delle patate che era più redditizia delle lenticchie. Alla fine degli anni Novanta ho cercato di recuperare la tradizione della lenticchia originaria di Onano, denominandola nel 2004 "antica lenticchia di Onano" per distinguerla dalle nuove varietà commerciali. A fine ciclo viene usato per la coltivazione lo stesso seme coltivato, che ogni anno viene messo da parte per l'anno successivo. Viene usato con successo anche del seme più vecchio. Data l'esiguità della produzione, oggi le sementi della lenticchia originaria di Onano per l'anno successivo vengono selezionate, come in passato, a occhio, scegliendo i semi più belli (semi grandi e variegati nel colore), stando attenti a distinguere il seme vero e proprio da alcuni semi infestanti come il "capotombolo", pianta molto simile nel seme alla lenticchia, ma diversa nel baccello. Il "capotombolo" infatti ha un baccello lungo che contiene più semi, mentre la lenticchia di Onano ha un solo baccello piccolo che contiene un unico seme. Attualmente la lenticchia di Onano produce poco perché ha problemi di riproduzione e solo nelle stagioni molto buone raggiunge i 7 quintali per ettaro. Il seme originario è a forte rischio di erosione e scomparsa, in quanto è materialmente conservato solo da me che tenacemente lo sto salvaguardando, anche se negli ultimi anni non ha dato alcuna resa sul piano economico perché la produzione è stata molto scarsa per una serie di ragioni che sto indagando. Tutti gli anziani produttori sono morti, o sono passati alla varietà Eston, così come ha fatto la cooperativa di Onano. Secondo me una delle ragioni della progressiva scomparsa del seme è dovuta a difficoltà nella riproduzione. Tale debolezza potrebbe essere dovuta a debolezza genetica, a una delicatezza agli sbalzi di stagione, a problemi nella legagione (impollinazione) o stress idrici (stagioni troppo piovose). Un altro problema è dovuto al cambiamento che si è avuto nella semina. In passato la lenticchia si seminava a gennaio-febbraio. In tal modo, poiché la pianta non teme il freddo, in estate la pianta arrivava a produrre diversi "palchi", aveva tempo di diventare vigorosa e quindi di produrre. Oggi si semina molto più tardi, a marzo, in questo modo la pianta non ha il tempo di crescere bene. E' quindi a rischio la riproduzione del seme. Il problema principale rimangono comunque le infestanti. La mia azienda utilizza ogni anno il proprio seme, che dopo essere stato pulito e selezionato, viene conservato nei sacchi. Dopo la raccolta e la pulitura i semi vengono messi per circa due settimane nei congelatori, per uccidere eventuali animali (il "bagaglione" o "tonchio"). I terreni di Onano sono particolarmente adatti alla coltivazione dei legumi perché sono terreni di origine vulcanica e quindi poveri di calcio. I legumi crescono pertanto con la buccia molto sottile e ciò li rende particolarmente apprezzati. Per questo c'è ad Onano una lunga tradizione storica legata alla coltivazione dei legumi.

Osservazioni
La "Antica lenticchia di Onano", così denominata nel 2004 dal presidio Slow Food voluto dall'attuale unico produttore di questo seme originario, Marco Camilli, è un antico cultivar del Lazio iscritto nel Registro Volontario dell'Arsial, l'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura nel Lazio, come varietà a rischio erosione genetica, in base alla legge regionale n. 15 del 1 marzo 2000 che tutela le risorse genetiche di interesse agrario, vegetali e animali autoctone del Lazio. Fino agli anni '60 circa questa varietà di lenticchia a seme grande costituiva la ricchezza di Onano, paese agricolo del viterbese. A partire dagli anni '70 e progressivamente fino ad oggi, il seme originario è stato sostituito da una varietà commerciale a seme piccolo (Eston canadese) e dalla coltivazione della patata. Sulla soglia della sua scomparsa nel 1998 circa, il giovane produttore Marco Camilli ha recuperato il seme facendoselo dare dai vecchi produttori ed ha recuperato da questi anche i saperi in merito ai tradizionali metodi di coltivazione. Lo ha riseminato in biologico e ne ha fatto un presidio Slow Food per contrastare la predominanza della varietà commerciale. Esistono tuttavia dei forti conflitti locali sul riconoscimento di questo antico seme, in quanto la locale cooperativa commercializza una "lenticchia di Onano" che in realtà è la varietà a seme piccolo commerciale, confondendo così i consumatori. Essendo il seme originario geneticamente fragile e di scarsa resa produttiva, è a forte rischio erosione e scomparsa in quanto l'attuale produttore è l'ultimo che sta investendo risorse, per ragioni "affettive" e identitarie, al fine di salvare questo seme e che sta recuperando il sapere popolare dei vecchi contadini in merito agli antichi metodi di coltivazione.
Onano (VT), Italia Regionlazio
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