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ICCD - Progetto PACI / MiC – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD
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Saperi e tecniche
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cattive condizioni metereologiche simbolo della festa religiosa antiche tradizioni di Bitetto aperto della sera della vigilia tener vive tradizionale cena lunghe composizioni usanze antiche S. Giovanni ingredienti ricavati pomodori freschi pomodorini informatrice spaghetti Sangiuannidde sugo versione capperi acciughe legame catena aperto utilizzarsi fuoco stagioni orti dispense giugno
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Saperi sugli spaghetti della vigilia di San Giovanni
Gli spaghetti alla "Sangiuannidde" traggono la loro denominazione dalla celebrazione della nascita di San Giovanni Battista. La sera della vigilia il piatto viene preparato e offerto in apposite bancarelle insieme agli altri alimenti tradizionali e viene consumato in tavolate all'aperto nei vicoli del centro storico. Gli spaghetti alla "Sangiuannidde" si condiscono con un sugo realizzato con olio, pomodorini "appesi" - conservati in corone o "serte" che si appendono -, aglio, origano, acciughe e capperi.
Osservazioni
L'informatrice, che si occupa di tener vive le antiche tradizioni di Bitetto, descrive il legame tra questo piatto e le sue usanze antiche che oggi si cerca di recuperare.
Per le cattive condizioni metereologiche, la tradizionale cena all'aperto della sera della vigilia di S. Giovanni è stata posticipata dal 23 al 30 giugno. Prima ancora di diventare un simbolo della festa religiosa gli spaghetti alla Sangiuannidde, a cui si aggiungono, nella versione più moderna, capperi e acciughe, rappresenta il piatto povero da consumarsi all'aperto, intorno ad un fuoco, con gli ingredienti ricavati dai propri orti e dispense. I pomodorini, usati nel sugo, erano quelli conservati appesi nelle lunghe composizioni a catena dette enzert, da utilizzarsi nelle stagioni in cui i pomodori freschi non erano disponibili.
Bitetto (BA), Italia