Feste popolari
Rievocazione storica anno 1608
La manifestazione rievoca la concessione da parte del duca Gonzaga della fiera di Diano d'Alba. Nel tardo pomeriggio nelle vie del centro storico vengono aperte le botteghe artigiane, il mercato, le locande. I sei borghi di Diano ripropongono ognuno un antico mestiere (falegname, lavandaie, panettiere, ecc.) e scene di vita del periodo rinascimentale (giochi dei bambini, danze, ecc.)-
Attorno alle ore 21 dall'antica rovina del castello parte il corteo storico, composto da un gruppo di bambini con accompagnatrice e suonatore di violino, tamburini, chiarine, sbandieratori, cui fanno seguito il capitano delle guardie con l'editto, il gonfalone di Diano seguito dal sindaco e signora, parroco e notaio. Dietro di loro, sfilano il castellano Scipione Salato e signora, poi due armati di cui uno reca lo stendardo del Monferrato che precedono il Marchese e signora, poi altri due armati e alcuni nobili. Chiudono la sfilata i popolani con i doni. Il corteo scende la rampa ad est della chiesa. In fondo alla rampa ad ogni postazione dei mestieri (illuminate da corte a vento), sosta brevemente. Dopo ogni fermata, una rappresentanza del borgo appena visitato (con il proprio stendardo) si unisce al corteo.
Il corteo raggiunge piazza del Municipio, illuminata da bracieri e torce, dove è allestita un grande banchetto; il posto a tavola viene assegnato in ordine di importanza del personaggio. Dopo la rilettura dell'editto inizia la cena, ispirata alla cucina rinascimentale, sia nobile che contadina.
