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Fonte: ICCD - Progetto PACI / MiC – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD
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Saperi e tecniche

Realizzazione delle reti di una tonnara

Un anziano pescatore fa girare un arcolaio per svolgere una matassa di filo di fibra di cocco, che misura e poi taglia con un coltellino per ottenere una delle tante corde che costituiranno trama e ordito della rete. Annoda un capo della corda sulla sommità di un supporto metallico, dove già se ne trovano altri annodati. Intanto un pescatore arrotola un filo di cocco ricavandone una spola. Un altro pescatore, munito di guanti, annoda e tesse la rete con l'aiuto di una grande spola di legno; una delle due estremità della rete è fissata alla sua cintura tramite un gancio, l'altra è invece legata a un pilone di ferro. Ai piedi del pilone vi è una cassetta di plastica all'interno della quale il pescatore ripone via via le parti di rete già tessute. Una decina di pescatori stendono sul molo le lunghissime reti che compongono la tonnara e, aggiungendovi i più spessi cavi laterali, le assemblano in successione al fine di formare le diverse camere.
NSC - Notizie storico critiche
La tonnara di Camogli, anche chiamata tonnarella per le sue ridotte dimensioni, è una delle più antiche esistenti in Italia: le prime notizie di questa tonnara risalgono al 1603. Da secoli la rete viene calata sempre nello stesso posto, a 400 metri da Punta Chiappa nell'Area Marina Protetta di Portofino. Il lavoro di realizzazione e di assemblaggio delle reti si realizza solitamente in inverno e dura diversi mesi: quando viene completato, le reti hanno raggiunto una lunghezza di 1500 m e pesano più di una tonnellata. La materia prima delle reti è il filetto di cocco, proveniente in balle dall'India, mentre in passato veniva usata la lisca, un'erba acquatica locale. La tessitura delle reti avviene tramite una tecnica a tensione: l'ordito viene teso sfruttando il corpo del tessitore, il cui peso tira i fili legati a un punto fisso, che nel caso di questo documento audivisivo è un pilone. La prima parte della tonnara, ancorata al fondo, è chiamata coda o pedale a cui è connessa un'altra rete, detta isola, composta dalle cinque alle otto camere, mediante la quale il tonno viene convogliato verso l'ultima delle reti, chiusa sul fondo, conosciuta come la camera della morte. Tutte le camere della tonnara sono realizzate con fibra di cocco ad esclusione della camera della morte, la cui parte terminale è invece in nylon tessuto a maglie molto strette.

Camogli (GE), Italia Regionliguria
Vedi anche
Cattura del tonno