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Fonte: Granai della Memoria / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
Categorie
Archivi storici
Archivio:
Storie di Bra
Autori:
Fabio Bailo, Fabio Bailo, Remo Schellino
Pietro Fraire

Pietro Fraire

Intervistato nel 2005 Pietro Fraire, nato nel 1936 in una famiglia che, per usare le parole dell’intervistato, si poneva tra il proletariato e la piccola borghesia, rievoca gli anni della guerra attraverso lo sguardo di un bambino (lo scoppio delle ostilità, l’armistizio, la persecuzione antisemita, la Liberazione, la fame e il freddo). È poi la volta del dopoguerra con la socialità diffusa, il commercio polverizzato, il tessuto connettivo di trattorie, osterie e ristoranti, la trasformazione economica segnata dalla scomparsa delle concerie. A 15 anni Fraire comincia la militanza nelle fila della Dc braidese, allora egemonizzata da Giovanni Sartori, partito per il quale fu poi sindaco della città per 10 anni e, in seguito, consigliere regionale e, ancora, a lungo presidente della Cassa di Risparmio. Nell’intervista il testimone ricorda compagni di partito (tra gli altri Sartori, Cravero, Gaia) e avversari politici (fra cui Mucci) ma, ancora di più, lumeggia scampoli di vita nella città che usciva con fatica dalla guerra avviandosi a un futuro di benessere pure contrassegnato dalla crisi del settore conciario che fino allora aveva retto l’economia cittadina. Ecco allora tratteggiato lo sviluppo edilizio, il ruolo degli ortolani, il diffondersi del commercio, la necessità di nuovi piani regolatori. La testimonianza di Fraire copre mezzo secolo e più di vita pubblica e privata all’ombra della Zizzola. 

Bra (CN), IT Regionpiemonte
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