Intervistato nel 2007, Mario Belforti nato a Monticelli d’Ongina il 1931, ci racconta la sua esperienza con il fiume Po e il lavoro di costruzione delle “nasse”. Mario Belforti continua a produrre le nasse come suo padre gli ha insegnato, lo fa con tanta passione, ed essendo in pensione i soldi che ricava dalle vendite lo aiutano a coprire le spese che sono sempre tante. Il lavoro di Mario per più di trenta anni è stato quello dell’ambulante, si alzava al mattino presto, felice di poter incontrare tutti i giorni gente nuova. Vendeva, andando casa per casa, burro, salumi, formaggi prodotti dalla famiglia o acquistati da altri produttori. Il lavoro della pesca che il nonno e il padre avevano sempre fatto non rendeva, mio padre ne fu dispiaciuto che non continuassi. Comunque alla sera o nei giorni in cui non si andava a vendere ho sempre aiutato a produrre le nasse con le quali mio padre ha sempre pescato e venduto il pesce ai commercianti. Il lavoro del pescatore ha mantenuto per più generazioni famiglie intere ma adesso sarebbe impossibile, non ci sono più i pesci e il fiume non è più quello in cui si poteva fare il bagno e bere la sua acqua, ora è inquinato a causa dell’uomo.