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Storie di Bra
Giuseppe Fissore
Intervistato nel 2007, Giuseppe Fissore, classe 1932, ritorna con la mente a quando, giovane di parrocchia che serviva messa prima di andare a scuola, frequenta le scuole elementari nell’epoca in cui la Muti presidiava il cortile scolastico. Ricorda il caos seguente l’8 settembre 1943, lo sbandamento militare, la nascita delle formazioni partigiane e le privazioni sofferte dalla popolazione civile (fame, freddo, paura per bombardamenti). A 14 anni entra nell’industria meccanica Fimet, ove il suo attivismo sindacale e politico (Pci) gli costa la rottura con la Chiesa prima e il licenziamento poi. Sono gli anni del febbrile dopoguerra, dello scontro esacerbato tra i blocchi che vive momenti di tensione che si riverberano anche nel Braidese (attentato a Togliatti, tentato comizio missino). Nelle sue parole rivive la sezione del Pci del dopoguerra con i suoi personaggi più in vista (Antonio Cordero, Velso Mucci), i compagni anziani costretti a 20 anni di silenzio e i più giovani che si affacciavano allora alla vita pubblica. Riemergono nella memoria del testimone i ricordi di infuocate campagne elettorali, di allegre feste dell’Unità, di ingenuità e slanci generosi, di un impegno civile che fu anche scuola di vita.
