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Memorie di Piemonte
Giovanni Garelli, un ferroviere al servizio dei partigiani
Intervistato nel 2012, Giovanni Garelli è nato a Mondovì nel 1924 in una famiglia che, dopo un periodo trascorso in Brasile, era tornata nella città d’origine ove il padre nel frattempo era divenuto impresario nel settore estrattivo. Nella intervista il testimone racconta il suo ingresso in ferrovia, le mansioni cui era adibito e la vita nel genio ferrovieri durante la guerra. Rievoca il luglio 1943 e l’armistizio, la scelta di restare in ferrovia mettendosi al servizio del movimento partigiano agli ordini di Cosa e Giacosa svolgendo servizio di informazione: grazie al suo lavoro infatti poteva raccogliere preziose notizie sulle forze nazi-fasciste che, passate alle formazioni partigiane, consentivano loro di avere un quadro preciso della situazione e rendeva possibile pianificare le azioni. Nel dopoguerra, dopo lunghi anni trascorsi negli ospedali per curare la pleurite contratta durante il conflitto, è riassunto in ferrovia dopo una serrata battaglia legale. Ma, vinta la battaglia legale e avuta soddisfazione, si licenzia per dedicarsi ad altre attività economiche.
