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Memorie di Piemonte
Don Aldo Benevelli, un religioso tra i partigiani
Intervistato nel 2012, Aldo Benevelli, classe 1923, rievoca la sua infanzia a Monforte d’Alba ricordando tra l’altro lo scontro tra un parroco d’altri tempi e le locali autorità fasciste. Seguendo il padre che aveva la rappresentanza provinciale delle macchine da cucire Singer all’età di sei anni Benevelli si trasferisce a Cuneo. L’intervistato rievoca il complesso rapporto che ebbe con la scuola, ricorda il severo maestro Giraudo, le suore giuseppine, l’ingresso in seminario. Si sofferma poi sull’antifascismo che in quegli anni cominciò a fare breccia nella Chiesa, soprattutto negli ambienti dell’Azione cattolica, e ricorda la figura di don Viale. Si giunge così alla descrizione del 25 luglio 1943 a Cuneo e dell’8 settembre 1943 che sorprende il testimone a Gaiola. Nel caos di quei giorni ricorda l’attivismo di Dino Giacosa e Duccio Galimberti e lo slancio ideale di quella generazione. Si sofferma ancora sulla scelta della montagna e sulle caratteristiche delle diverse formazioni partigiane con particolare riguardo per ciò che avvenne a Cuneo. L’intervista si chiude con la rievocazione della sua detenzione nelle settimane che precedettero la Liberazione.
