Feste popolari
Carnevale
Nel paese la tradizione della bosinata pare antica, anche se “i testi reperiti comunque appartengono ai Carnevali dal 1968 od oggi [1999], organizzata dal Comune, da Polisportiva Masiese e Avis (dal ’70), e dalla Pro Loco(dal ’93). Autore Giuseppe Cacciabue ‘Pimpi’, insegnante elementare e coltivatore diretto, ex partigiano (classe 1924) che la recita lui stesso sulle piazze, travestito in vario modo” (Castelli, 1999, p. 156).
La ripresa “della tradizione della bosinata avvenne nel 1968, per iniziativa del parroco don Bosio: “fu recitata in piazza da un carro al termine della sfilata con la banda musicale, la distribuzione di bugie e vin bulé. Falò rituale di Carnevale la sera del martedì grasso, sul piazzale della chiesa (ma anche in altri cinque o sei posti, dislocati nei vari rioni) (Castelli, 1999, p. 156).
Negli anni Novanta la bosinata venne “recitata nel salone parrocchiale, con il supporto di musiche folkloristiche locali” (Castelli, 1999, p. 157). Oltre a mettere alla berlina i personaggi del paese, temi ricorrenti sono “la valorizzazione dei prodotti locali (vino barbera in primo luogo), l’inquinamento, il ripudio delle atrocità della guerra” (Castelli, 1999, pp. 156-157).