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Fonte: Regione Basilicata / Regione Basilicata – Patrimonio Cultura Basilicata
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Feste popolari

Assedio di Atella 1496

Muto testimone dell'avvenimento è la "Torre angioina", elemento residuo del munitissimo castello edificato dal fondatore di Atella - Giovanni d'Angiò - nel Trecento, che portava un secolo dopo l'ambasciatore milanese a Napoli a descrivere Atella come "terra forte assai". Il Castello, che resistette agli assedi del 1361 e del 1496, venne distrutto dal terremoto del 1694.Muto testimone dell'avvenimento è la "Torre angioina", elemento residuo del munitissimo castello edificato dal fondatore di Atella - Giovanni d'Angiò - nel Trecento, che portava un secolo dopo l'ambasciatore milanese a Napoli a descrivere Atella come "terra forte assai". Il Castello, che resistette agli assedi del 1361 e del 1496, venne distrutto dal terremoto del 1694._x000B_Nell'estate del 1496 si svolse ad Atella un importante avvenimento: la presa ed il sacco della cittadina da parte delle truppe del viceré francese Gilberto Borbone, Conte di Montpensier; il lungo assedio (da giugno ai primi di agosto) da parte di Ferrandino d'Aragona e dei suoi alleati; la capitolazione e la resa degli occupanti.
Prologo di una serie di vicende che porteranno nel XVI secolo il Mezzogiorno a diventare provincia del Regno di Spagna, il lungo assedio innesca un meccanismo di decadenza nella cittadina che era stata fino a quel momento uno dei centri più importanti della Basilicata.
L'assedio è indice della importanza militare (si pensi che in occasione della seconda congiura dei baroni, il feudatario dell'epoca - Caracciolo manda la propria moglie e i propri figli a rifugiarsi nel castello di Atella, mentre egli di prepara a sostenere il peso delle forze del re aragonese nel castello di Melfi) ed economica (la cittadina era centro di raccolta della produzione della zona - vini, formaggi, insaccati - che alcuni intraprendenti mercanti vendono in importanti piazze delle regioni vicine) che Atella aveva sia nel Trecento che nel Quattrocento.
Nel 1996, in occasione del quinto centenario dell'assedio, l'Amministrazione comunale realizzò una serie di iniziative per ricordare quell'avvenimento che ha segnato in profondità la storia della cittadina, coinvolgendo intellettuali (tra gli altri, Tommaso Pedio, Cosimo Damiano Fonseca, Raffaele Nigro, i ricercatori del CNR) ed operatori economici.
Insieme ad una ricerca storica e ad una serie di pubblicazioni, vennero realizzate per l'occasione una mostra sull'assedio e una torneo medievale (forse il primo esempio di quelle ricostruzioni storiche, più o meno attendibili, oggi tanto diffuse in Basilicata), ripetuto solo un'altra volta.

Osservazioni
La comunità parteciperà alle iniziative programmate mediante la sottoscrizione di appositi protocolli d'intesa tra il Comune e gli organismi associativi del territorio (Pro Loco, ecc.) finalizzati all'affiancamento della struttura comunale nella organizzazione (e gestione) del corteo storico, del torneo medievale e della ricostruzione di epoca medievale (mercatini, ecc.).
Atella (Potenza), Italia Regionbasilicata
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