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Fonte: Granai della Memoria / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
Categorie
Archivi storici
Archivio:
Viaggi didattici
Autori:
Angela Cantino, Greta Contardo, Sara Anselmi, Vittoria Borea, Enrico Boschiazzo, Angela Cantino, Greta Contardo, Tommaso Galli, Giovanni Giorgi, Daniele Porporato
Antonio Cantele

Antonio Cantele

Antonio Cantele, classe 1949, è stato intervistato dagli studenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche durante un viaggio didattico in Veneto nel settembre 2015. Antonio ci racconta quando da bambino vedeva i vecchi abitanti della montagna raccogliere e mangiare erbe spontanee o foglie di piante direttamente nei prati e nei boschi. La naturalità di questo gesto lo ha fatto riflettere e citando l’abate Agostino Dal Pozzo (1732-1798) ci ricorda come i prati e boschi siano le nostre farmacie naturali. Antonio impara quindi a riconoscere le erbe, ne studia le proprietà e impara ad utilizzarle in cucina per preparare nuovi e salutari piatti. Antonio amplia se sue ricerche seguendo antiche filosofie e affermando che  tutti i tipi di di frutta e verdura rispecchiano nella loro forma organi del corpo umano apportandone significativi benefici. Ne emerge un profondo legame tra corpo, natura e anima che se sviluppati e curati in sintonia ci aiutano a vivere meglio e in salute. Per questo Antonio ha piantato più di 200 piante di mele e pere di varietà antiche e si interessa nell’inserire piante profumate nei prati delle montagne vicentine.

Asiago (VI), IT Regionveneto
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