Locali storici
Antico Forno Demma
Siamo nella seconda metà del 1800, quando Giovanni Iula apre un forno per la cottura del pane impastato in casa. Chi poteva permetterselo pagava in denaro, i meno abbienti in baratto. Sua figlia Teresa nasce nel 1920, e a soli sei anni è proprio lei a comunicare porta a porta l’accensione del forno a tutto il paese. Sempre lei rileva l’attività alla morte del padre, divenendo fornaia donna, negli anni in cui questo mestiere notturno è svolto quasi esclusivamente da uomini. Suo marito contribuisce portandole la legna a dorso di mulo, ma è Zia T’res a furnar la titolare. Nel 1966 L’Albero del Pane si trasferisce nella sede attuale, dove un tempo si trovava “u’trappetone” della famiglia Massaro, il vecchio frantoio a mola azionata da asini (la cui architettura è ancora ben visibile). Nel frattempo "nasce nel forno” anche il figlio Giovanni, che nel 1991 lo trasforma in vero e proprio panificio, aprendo la licenza commerciale per la produzione e vendita di pane e prodotti da forno. “Mi dovete cacciare morta da qua dentro”, ripeteva Teresa riferendosi all’amore per la sua attività. E così accade pochi anni fa, quando ormai ottantacinquenne la fornaia storica di Corleto saluta il suo forno per l’ultima volta. Oltre alla ricetta del suo pane a base di semola di grano duro, acqua, sale e cresciende (lievito madre), e di tanti altri biscotti e focacce, a ricordare Teresa c’è la sua foto pubblicata nel 1979 su La Cucina Rustica Regionale di Carnacina e Veronelli, Rizzoli.
