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Fonte: ICPI - Progetto Basilicata e varie / MiC – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD
Autori:
BIA SRL

IL PADDACCIO

Negli anni 50 nelle zone intorno a Chiaromonte gli allevatori producevano principalmente latte di pecora e di capra. Con questo latte si produceva il paddaccio. La parte della toma che restava sul fondo del cacco, una caldaia di rame stagnato, veniva raccolta e con le mani si dava ad essa la forma di una palla. .Paddaccio vuol dire, infatti, a forma di palla. Il paddaccio di pecora veniva fatto a latte crudo, ossia non pastorizzato, perchè il latte era disponibile nei mesi invernali, mentre il latte di capra presente più a lungo, una volta munte le capre, veniva messo in un secchio e lasciato di notte "a sereno", ossia all'aperto, in modo che si mantenesse fresco.La mattina seguente il latte di capra veniva portato a 85 gradi e poi lavorato a mano.Questo prodotto veniva usato come merce di scambio tra le famiglie, per ricambiare un favore tra le famiglie.Privo di crosta, a pasta molle, è di colore bianco avorio e leggermente rugoso in superficie.

Chiaromonte (PZ), ITALY Regionbasilicata
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