Saperi e tecniche
"Tavole di San Giuseppe": saperi sulla preparazione dei "vermicèddhi"
I "vermicèddhi" per le "tavole di San Giuseppe" sono preparati con un condimento di stoccafisso. Lo stoccafisso deve essere messo a bagno e successivamente cotto con i cipollotti, localmente detti "spunzali". Dopo questa prima cottura i cipollotti vengono tolti e viene aggiunta la passata di pomodoro. I "vermicèddhi" sono realizzati utilizzando acqua e farina di grano. Per preparare i "vermicèddi" si fa un lungo e sottile cilindro di pasta e poi si frammenta con le mani, girandolo tra i polpastrelli delle dita; una mano li "impizzuta" (ovvero gli dà una forma appuntita), l'altra li spezza. In passato si recitavano preghiere mentre si preparavano, come fossero i grani di un rosario. Una volta preparati si fanno bollire e si condiscono con il sugo. Infine vengono impiattati nel modo che si ritiene più opportuno. E' tradizione cucinarli e consumarli, oltre che per San Giuseppe, di cui sono una portata consueta, anche per la Vigilia di Natale.
