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Fonte: Regione Basilicata / Regione Basilicata – Patrimonio Cultura Basilicata
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Feste popolari

SAN MAURO FORTE: CAMPANACCI, BARONI E RIVOLTE

San Mauro Forte, in provincia di Matera, in Basilicata, conta 1.658 abitanti. Il centro abitato sorge su una collina a 540 m s.l.m. dista 70 chilometri da Matera ed è tra i Comuni di Salandra, Craco, Stigliano e Accettura, un punto di passaggio obbligato delle bestie che dalle montagne scendevano verso il mare nel periodo della Transumanza. Tra San Mauro Forte e Stigliano esisteva un'antica "dogana della pastorizia" dove i capi di bestiame venivano contati, timbrati e smistati. Questa cultura è ancora oggi radicata nei racconti orali e nell'uso millenario dei "campanacci giganti" che vengono suonati durante il Carnevale Sanmaurese. L'attuale centro storico di San Mauro Forte risale all'epoca normanna, ed il suo nome deriva da un antico monastero benedettino intitolato a San Mauro intorno al quale si sviluppò l'abitato, che fu completamente fortificato. Sul lato est, che si affaccia su un paesaggio ricco di campi coltivati a grano, fu costruita una torre a tre piani, situata in quella che oggi è la piazza principale. Il paese è circondato da terra fertile mentre il Centro storico è contraddistinto da Palazzi nobiliari con meravigliosi portali in pietra, dove vivevano i proprietari terrieri, latifondisti che sfruttavano i braccianti agricoli che vivevano in grotte e casette anguste. I palazzi più importanti sono: Palazzo Arcieri/Bitonti, con portale monumentale; Palazzo Lauria, con portale barocco, cappella privata, e diversi mobili antichi all'interno, tra cui due scrigni veneziani del 1600. Palazzo Del Turco, Palazzo Acquaviva, con cappella, Palazzo Deufemia, Palazzo Scalese, Palazzo Montesano di Montemurro, Palazzo Di Mase, Palazzo Disanza e Palazzo Onorati. Il paese, nella storia, ha rappresentato un momento di passaggio importante ed obbligato delle mandrie che dalla montagna scendevano verso il mare durante la Transumanza. Ecco perché è rimasta viva la tradizione del "campanaccio gigante" che ancora oggi si suona durante il Carnevale. La grande fertilità della terra che circonda il paese, prevalentemente nelle mani dei baroni, la grande tradizione dei campanacci della transumanza, le battaglie per la conquista della dignità del lavoro e soprattutto lo sciopero contro il regime fascista del 1940, la commistione e l'interazione di questi tematismi, rappresentano oggi una matrice culturale di grandissimo interesse per l'intera area della collina materana ma, addirittura, per tutto il Sud dell'Italia. Basta pensare alla festa del 16 gennaio, quando a San Mauro Forte si verifica una sfilata spontanea di suonatori di campanacci per le vie del paese. Quelli più lunghi sono detti di sesso maschile quelli più larghi di sesso femminile. L'antichissima festa legata al culto di Sant'Antonio Abate ha significato apotropaico e propiziatorio di abbondanza dei raccolti. San Mauro Forte sorge in posizione panoramica tra ulivi, vigneti e rigogliose colture, circondato da colline che si dispongono ad anfiteatro lungo il corso del fiume Salandrella, sede di stanziamenti Enotri. Tra i pochi paesi della provincia di Matera fortificato e caratterizzato da prestigiosi Palazzi baronali circondati da ettari di terra fertile seminata a grano. Un paese la cui memoria è caratterizzata dal passaggio delle mandrie transumanti, dai campanacci giganti, dai Palazzi baronali e dalle lotte per la conquista della terra che fecero della collina Materana la protagonista assoluta delle lotte agrarie del Novecento. La messa in rete di questi tematismi porterà alla realizzazione di un evento che mira a mettere a sistema e valorizzare il contesto culturale, antropologico e storico-architettonico del paese partendo dalla lotta del 30 e del 31 marzo del 1940 quando, a San Mauro Forte, fu scritta una delle pagine più importanti della storia popolare di Basilicata tramandata come "lo sciopero del 1940". Fu una rivolta che vide protagonista la quasi totalità della popolazione in pieno regime fascista e a prezzo di morti, feriti e carcere. È dagli atti processuali e dalla narrazione orale che è stata riconsegnata la ricostruzione dei fatti che ebbero inizio nel pomeriggio del 30 Marzo, quando centinaia di contadini, soprattutto donne, si riunirono in Piazza Caduti per la Patria per protestare contro i gravi errori commessi dal Comune nell'accertamento dei contributi agricoli unificati e delle oltre 500 cartelle con cifre esose che erano state recapitate alle famiglie. Fu il Podestà individuato dalla folla come il principale responsabile. Centinaia di persone invasero gli Uffici Comunali e distrussero gli avvisi non ancora notificati. Due braccianti, per impedire che in paese giungessero da Matera altri squadroni fascisti, tagliarono i fili della rete telegrafica e di quella telefonica, ma, ahimè, arrivarono lo stesso e spararono sulla folla che nelle prime ore del 31 marzo del 1940 si era riunita al suono dei campanacci e delle campane di San Rocco, davanti alla Caserma dove erano stati arrestati ingiustamente tredici ribelli, anche donne. 2 furono uccisi, 4 feriti. Il ferimento di due donne rivoluzionarie, per il tempo, rappresenta un unicum nell'Italia del Sud. Quarantaquattro furono gli arrestati e centosessanta i processati. Questi dati fanno comprendere l'importanza di questa rivolta e la "maturità civile" di tutta la comunità che osa opporre al regime fascista. Il regime fascista cercò di derubricare la rivolta, facendola passare come un occasionale momento di violenza collettiva a causa di un fatto specifico e contingente. Mentre, le radici di quell'agitazione vanno ricercate nella diffusa contrarietà alla politica fascista che faceva gravare esclusivamente sui ceti meno abbienti i privilegi dei grandi proprietari terrieri. Il progetto proposto mira, dopo anni di oblio, a ricostruire questa importante rivolta.

La storia dei "campanacci giganti", dei Palazzi Baronali, della lotta bracciantile contro il regime fascista, e l'importanza internazionale che rivestono, oggi hanno bisogno di un rinnovato interesse, di un'organizzazione strutturale e di una capacità di "gestire" il bene immateriale che ha bisogno di strategie e capacità professionali notevoli. Per questo motivo, il Comune ha pensato di interagire con il Centro Mediterraneo delle Arti, compagnia teatrale riconosciuta e finanziata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, diretta da Ulderico Pesce, che ha mostrato grande interesse verso i tematismi esposti. Negli anni passati è mancata un'azione gestionale "del bene" tale da valorizzare e far conoscere il bene immateriale medesimo. Oggi sentiamo l'esigenza di creare un marcato interesse nazionale sul bene individuato. Oggi, e grazie a questo Bando, è stata costruita un'intesa tra il Comune di San Mauro Forte e il Centro Mediterraneo delle Arti, tra le migliori compagnie teatrali italiane, con la finalità di un agire strategico comune che può portare alla divulgazione dei tematismi individuati: San Mauro Forte, il campanaccio, i Palazzi baronali e le lotte. Il Comune di San Mauro Forte, in sinergia con il Centro Mediterraneo delle Arti, propone quindi una serie di eventi da realizzare nel Centro storico che possano valorizzare il paese, la sua storia e le sue caratteristiche etnoantropologiche. Gli eventi previsti si avvarranno di svariati codici, quello del teatro, della gastronomia, della storia orale, della musica, dell'architettura e delle videoinstallazioni.

Osservazioni
Per stimolare la partecipazione della comunit? alla preparazione dell�??evento saranno attivati una serie di lavoratori di Comunit? sul codice del teatro, della musica, della letteratura e dell�??architettura rurale. Nel contempo saranno coinvolte le Scuole di San Mauro Forte e dei paesi limitrofi. Saranno coinvolte inoltre le sezioni ANPI d�??Italia, l�??universit? di Basilicata, l�??Universit? di Roma �??La Sapienza�?� cattedra di Etnomusicologia e il Conservatorio musicale di Matera. Visto che il Centro Mediterraneo delle Arti è finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attivit? Culturali contiamo di costruire sinergie di intenti sia con la Regione Basilicata che con detto Ministero.
SAN MAURO FORTE (MT), Italia Regionbasilicata
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