"Contemporaneamente sorgono e vengono re-inventate 'Processioni mortoriali' simili a quelle ottocentesche /.../ realizzazioni con quadri viventi delle varie stazioni della 'Via crucis' (Bellinzago Novarese, Gozzano, Arona, Lesa, Barengo, Cavaglio d'Agogna) /.../" (Delconte, 1996, p. 35).

"Via Crucis del mercoledì santo o processione del Crocifisso di sant'Anna, una tradizione risalente al 1983. /.../. La sera del giovedì santo si faceva la 'Processione' alla quale intervenivano le tre Confraternite del paese. Nei pomeriggi del mercoledì, giovedì e venerdì della Settimana santa, i ragazzi si riunivano nelle varie chiese /.../. Si compiva così la cerimonia di 'scturnì i Judei' (assordare i Giudei). Ogni ragazzo aveva un mazzuolo di legno detto 'mazù' /.../ o, i più fortunati, una 'sghiringala', una specie di raganella di legno che si faceva roteare in mano provocando rumore. I meno fortunati si accontentavano di un bastone o degli zoccoletti. Durante l'ufficio funebre il 'silanzier' (un uomo della Confraternita), spegneva con lo smoccolatoio una ad una dodici candele precedentemente accese e poste su un candeliere di ferro a piramide. Allo spegnimento della dodicesima (simboleggiante Gesù morto) tutti i ragazzi cominciavano a fare un rumore indiavolato, battendo per terra o sui banchi di legno con il 'mazù', con i bastoni e facendo roteare la 'sghiringala'...." (Delconte, 1996, pp. 239-240).

"...il mercoledì santo, nella 'Via crucis', viene portato alla chiesa di sant'Anna il crocifisso, pregevole opera lignea del 1703, che era stato portato processionalmente, il primo giorno di Quaresima, alla chiesa parrocchiale. Assieme al crocifisso viene portata in processione un'artistica statua lignea dell'Addolorata.../.../. 'Via crucis' pomeridiana anche il venerdì santo" (Delconte, 1996, p. 315)