Feste popolari
Palio della gru
Il Palio nasce nel 1984 e vuole rievocare la liberazione del paese dal flagello della peste, nel 1599, dopo che la popolazione aveva invocato con messe e preghiere san Rocco (in segno di gratitudine erigerà una cappella, tuttora esistente, modificata e ampliata, in via Gramsci).
I festeggiamenti per il Palio cominciano una settimana prima con la lettura della "crida" in ognuno dei 7 cantoni della città (San Francesco d'Assisi, Borgo Centro – Ressia - San Bastian, Gerbido, Lesna, Paradiso - Quaglia, Santa Maria, San Giacomo).
Lunedì alle ore 20.30 sul percorso di gara si svolge la “provaccia”, un’anteprima della corsa con i carretti, momento clou della manifestazione.
Il martedì sera viene rievocato il voto a san Rocco affinché facesse cessare il morbo, con la sfilata storica a Borgata Paradiso.
Sabato sera il centro storico si trasforma in un borgo di fine Cinquecento con le botteghe dove gli artigiani ripropongono gli antichi mestieri, le locande, i commercianti che espongono i loro prodotti, l’accampamento militare, le milizie paesane.
In serata si tiene la “Vija del Palio” con canti, danze e cibo che si protrae fino all’alba.
Domenica dalle ore 9 nel centro cittadino si svolge la sagra paesana e la riproposizione del borgo antico. Nella mattinata nelle chiese dei borghi vengono benedetti e carretti e nella cappella di san Rocco viene celebrata la messa in onore del santo. Alle ore16 si svolge la sfilata storica a cui partecipano i sette cantoni con, tamburini, sbandieratori e personaggi in costume (nobili, contadini, sacerdoti, appestati, ecc.). Il corteo parte da viale Gramsci e raggiunge piazza Matteotti. Il capo dei monatti del borgo vincitore della precedente edizione, rivolgendosi al sindaco e al parroco chiede "licenza dì correre il Palio" e le autorità rispondono con la frase rituale: "Udita la crida che per grazia divina è cessata la contagione e per disposizione regia è revocata la quarantena, Vi sia concesso di correre il Palio e che San Rocco vi assista".
La tenzone consiste in una gara che vuole ricordare quando i monatti passavano per le strade, caricando sui loro carretti i morti di peste, per trasportarli fuori dalle mura.
A ogni borgo viene assegnata, per estrazione a sorte, la corsia di partenza. I concorrenti debbono compiere sei giri del percorso, di cui il primo è di pura velocità. I primi monatti che corrono per ciascun borgo devono compiere e fare un giro di tutto il percorso (senza il carretto) e alla fine toccare il proprio carretto: a questo punto il compagno può partire col carretto; lungo il percorso riceve il cambio nel trainare il mezzo dagli altri compagni di squadra; su ogni carretto (del peso tra i 55 e i 65 kg, lungo 2 m e largo 1 m), è issata la sagoma di una grande gru in legno o polistirolo, l'uccello simbolo della città.
Il cantone vincitore si aggiudica lo stendardo del Palio, il Palietto (quadro realizzato da un pittore locale) e l' “abbondanza contadina” ossia vino, formaggi, salumi e pane per festeggiare nel borgo.
La manifestazione si chiude alle ore 22,30, al parco Porporati, con lo spettacolo pirotecnico.