Questo sito utilizza cookie tecnici per il tracciamento anonimo degli accessi. Utilizzando i servizi di questo sito accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni
Torna alla ricerca

Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
Categorie
Feste popolari

Palio dei Cantoni

La festa nata come semplice "corsa degli Asini" si è trasformata nel tempo nel "Palio dei Cantoni".

Il Palio si corre in occasione della festa patronale dell'Assunta il 15 Agosto. Per l'occasione il paese viene addobbato con striscioni e bandiere. I colori delle bandiere variano a seconda del cantone. In abbinamento al colore bianco ogni frazione ha il proprio colore rappresentativo. Il colore giallo rappresenta il cantone "Cuzzago", il verde chiaro "Colloro", rosso per "Vagna", blu per "Casascia-Arbocelli-Flecc", viola per "Sant'Anna", fucsia per la "Crusèta", granata per "Gabbio", verde scuro per il "Centro", arancione per "Gesa" e turchese per "Copia".

La corsa si articola in due momenti: la corsa a cronometro, e la corsa in linea.

Nella corsa in linea ogni singolo fantino, che monta a pelo il proprio asino, cerca di far completare al quadrupede il percorso nel minore tempo possibile.

Mentre per quanto riguarda la corsa in linea, tutti i rappresentanti dei cantoni gareggiano l'uno contro l'altro. La partenza è un momento molto emozionante, delle volte i fantini vengono disarcionati immediatamente, altri invece resistono fino al traguardo. Come nel Palio di Siena se l'asino che taglia il traguardo per primo è sprovvisto di fantino non importa, la vittoria è aggiudicata al rione che l'asino rappresenta. infatti è l'asino che rappresenta il cantone, e non il fantino.

La vittoria della corsa in linea attribuisce al Cantone che vince l'agognato Palio. Oltre a quest'ultimo viene consegnato un trofeo al fantino vincitore. Un severo regolamento impedisce di picchiare gli asini. Il pubblico ha il divieto assoluto di toccare gli asini durante la corsa, pena la squalifica dell'animale e del fantino.

Unicamente i fantini posso incitare il proprio asino utilizzando il frustino regolamentare.

Fino al 1997 il Palio era rappresentato da un quadro, dipinto dal pittore Collorese Aldo Primatesta, raffigurante un asino davanti al caratteristico campanile del premosellese.

Dal 2000 il quadro è stato sostituito da una scultura del premosellese Ernesto Gobetti.

Fin dalle origini il ruolo del fantino poteva essere fatto solamente da uomini. L'unica fantina, che fino ad ora ha gareggiato, è stata Cristina Piolini del Cantone Vagna; che si cimentò nel Palio nel 1988 e l'anno successivo.

Ogni Cantone è tenuto a procurarsi sia il fantino che l'asino. Solitamente questi provengono da fuori il paese. Oggi l'attività agricola in loco si è assai ridotta e gli Asini non vengono più tenuti nelle stalle.

I quadrupedi che partecipano al Palio sono proprietà di quegli ultimi pastori che praticano ancora la transumanza. Gli asini che gareggiano vengono prelevati dagli alpeggi. (Ragozza E. 1969; Ragozza P.A 1997:47-50)

(VB), Italia Regionpiemonte
Geolocalizzazione: