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Fonte: Musei Etnografici Italiani / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG

Padre Pio da Pietrelcina

Un cartello posto all'ingresso del borgo antico indica l'itinerario da percorrere per visitare i vari luoghi in cui egli visse. La prima tappa conduce al Monastero dove in un piccolo Museo sono conservati alcuni suoi oggetti: abiti monacali, biancheria, un asciugamano intriso di sangue, una palma ricevuta in dono dal Pontefice Pio XI ed alcune fotografie di famiglia. Seguendo le indicazioni si raggiunge la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, luogo in cui il Santo celebrò la sua prima messa. Altra tappa obbligata è la dimora del fratello Michele, all'ingresso una didascalia indica: "Casa di zì Michele, fratello di Padre Pio" ed informa che egli visse in quel posto "malaticcio dal 1912 al 1916". La visita continua sino alla zona Morgia nella cosiddetta "Torretta", abitazione in cui egli da studente riposava, studiava e pregava. La camera è arredata con mobili rustici e alle pareti sono visibili un crocifisso ed un quadro raffigurante la sua immagine. Proseguendo il percorso si arriva al vico Storto Valle in cui si trova lR17;abitazione dei Forgione, casa natia del Santo. Altra sosta è la chiesa di S. Anna dove fu battezzato il 26 maggio del 1887. L'itinerario termina in una zona denominata "Piana Romana" dove c'è la masseria di famiglia, un unico ambiente soppalcato arredato con mobili poveri con le pareti arricchite da fotografie di Padre Pio e dei suoi familiari. Oggi, in quel luogo, c'è una chiesa in stile moderno che custodisce lR17;Olmo delle Stigmate. Secondo la tradizione, sotto quell'olmo, Padre Pio ricevette da Dio i segni che lo condussero sulla via della santità.

PIETRELCINA (BN), Italia Regioncampania
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Giuseppina Tizzani