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Nicola Dall'olio
movimento slow food Parmigiano Reggiano luogo inerte un'infanzia felice nessun tipo patate fritte settore primario. Nell'intervista memoria". La memoria scarse risorse cultura contadina. Ricorda forza positiva domenica sera
Terra Madre
Nicola Dall'olio
Intervistato nel 2011, Nicola Dall'olio, classe 1969, si occupa da tempo di agricoltura cercando di comunicare i valori di quello che un tempo veniva chiamato settore primario. Nell'intervista ci spiega che cosa sono il territorio e, il suolo, elemento 'vivo', patrimonio e serbatoio della biodiversità. Ricorda il nonno che produceva il Parmigiano Reggiano e i luoghi 'magici' in cui veniva prodotto.Rievoca il paesaggio di un'infanzia felice legata ai luoghi della campagna: "Bisogna ristabilire questo legame emotivo/sentimentale (che si sta perdendo) con il territorio che rischia di diventare un luogo inerte dove non esiste più nessun tipo di legame"; bisogna poter dire "E' casa della tua memoria". La memoria di Nicola Dall'olio è una memoria sicuramente legata al territorio, agli spazi (di cui ricorda la soffitta, il solaio), all'aceto con la madre, ai preti da letto. Sottolinea l'importanza del saper utilizzare al meglio le scarse risorse, quel saper fare che appartiene alla cultura contadina. Ricorda la pigiatura dell'uva, il profumo del mosto, la musica da festa dell'aia che gli faceva ascoltare il padre.Rievoca le cene della domenica sera della nonna a base di salame (prodotto dal nonno) e le patate fritte nello strutto con l'aglio 'vestito' ed il rosmarino.Conclude l'intervista parlando della sua esperianza con Terra Madre e riflettendo sulla forza positiva del movimento Slow Food.
