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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Natale

Erano diversi i momenti di festa comunitaria durante questo periodo, per lo più si tratta di ritualità religiosa e nello specifico: preghiere, canti e una novena. Tutto il paese partecipava attivamente alle cerimonie, anche i più piccoli e non faceva differenza se si era poveri o ricchi, tutti erano felici.

Durante la novena di Natale i canti erano in latino, come il 'Regem venturum Dominum'.

I doni dei più piccoli erano messi sotto il cuscino da Gesù Bambino e si trattava di qualche dolciume e della frutta, i più fortunati potevano ricevere dei vestiti, delle scarpe, un animale o un giocattolo.

Così come non esisteva Babbo Natale, non c'era nemmeno l'usanza di decorare l'albero, si preparava, invece, il preseppe con le figurine ritagliate dal cartone e il muschio raccolto nei prati. A partire dal 1936, grazie ad alcune persone nella chiesa venne costruito un grande presepe.

La tavole di Natale prevedeva piatti ricchi tra cui si trova il cappone o in sostituzione il tacchino.

Pare che in alcuni anni prendessero vita anche rappresentazione teatrali incentrate sulla vita di Gesù Crtisto (Dell'Acqua, 2004, pp. 361-364).

(TO), Italia Regionpiemonte
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