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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Giostra delle cento torri - Palio degli Asini

Il Palio degli asini nasce nel 1932, da un’idea del farmacista e pittore Pinot Gallizio e di Luigi Bertoncini, che prendono spunto da un episodio storico del 1275, quando gli Astigiani, nel giorno di San Lorenzo corsero un palio con i somarelli sotto le mura della città di Alba, in segno di scherno e beffa e dal fatto all’inizio del Novecento, più volte, Asti aveva promesso di invitare gli Albesi al proprio Palio, ma revocando l’invito al momento dell’iscrizione. La corsa ragliante viene inserita nell’ambito della fiera del tartufo, in calendario a novembre, e come campo di gara è scelta piazza San Giovanni. La città viene suddivisa in sei borghi in base alla toponomastica locale. Dopo le tre edizioni, il palio viene sospeso. Terminata la guerra in occasione della fiera del tartufo, anticipata ad ottobre, viene riproposto il palio, che si corre fino al 1948 (con un’interruzione del 1946 per l’inclemenza del tempo). Nel 1967 il comitato organizzato ripristina il palio degli asini in concomitanza con la giornata inaugurale della fiera del tartufo, dando vita alla Giostra delle Cento Torri: una rievocazione storica del periodo medievale, con la pista ricavata attorno al Duomo. L’anno successivo viene stabilito il regolamento dettagliato e il territorio comunale suddiviso in borghi, ciascuno con i propri colori: Borgo San Lorenzo, Borgo dei Sagrin, Borgo dei Brichet, Borgo delle Rane, Borgo di Santa Barbara, Borgo del Fumo, Borgo dei Bijn, Borgo del Passatemp, , Borgo dei Patin e del Tesor, Borgo della Moretta, Borgo del Gallo o di San Frontiniano, Borgo di Piassa d’Arme. Nel 1970 la sede della corsa viene spostata in piazza San Paolo, per tornare successivamente nella piazza del Duomo e quindi in piazza Cagnasso (ex Foro Boario). La manifestazione inizia nel primo pomeriggio con la sfilata che parte da piazza del Duomo e attraversa le vie del centro storico. Il lungo corteo, viene aperto dagli sbandieratori di Alba, seguiti dal gruppo del Comune con il Podestà (la cui investitura avviene una settimana prima) e la Signora di Alba e dai figuranti (circa 800) dei borghi che partecipano alla tenzone; ognuno propone un momento o un episodio storico di vita trecentesca albese. Al termine della sfilata si disputa la corsa, suddivisa in due batterie di qualificazione e la finale. Gli asini sono sorteggiati e in genere non mostrano propensione alla competizione, che assume così toni esilaranti e comici.

La manifestazione si conclude con la premiazione del borgo vincitore e momenti di animazione.

(CN), Italia Regionpiemonte
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