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Il tartufo Bianco
Giorgio Remedia
Quando si parla di tartufo per Giorgio Remedia è inevitabile far riferimento a suo nonno e suo padre, una generazione di tartufai accompagna la sua storia. Suo nonno tornato dalla seconda guerra mondiale intraprese l’attività di allevamento di maiali utili alla ricerca del tartufo, suo padre invece insegnò a lui tutte le conoscenze legate a questo fungo ipogeo. Quindi, una passione che nasce all’interno delle mura domestiche e si sviluppa nel corso degli anni attraverso le varie fasi di crescita, incremento culturale ed economico di questo tubero gourmet.I tempi di suo padre ricordano le raccolte in squadre di amici: il tartufo veniva accuratamente depositato in grandi cassette di legno massiccio e avvolto nella sua “terra di governo” in modo tale da assicurare quel packaging naturale garante di umidità e protezione.Dall’esperienza di Giorgio emerge la cura anche nel trovare il cane adatto sia al territorio e sia alle caratteristiche del suo padrone. Il territorio di cui parla è nella località di Acqualagna: area ricca di tartufi in quanto contornata da fertili condizioni geo-climatiche con ruscelli e ristagni, zone boscose e fresche che garantiscono il proliferarsi di questo fungo che ha diversità culinaria ogni mese e maturazioni differenti con le varie fasi lunari.Per Giorgio andare per boschi e cercare tartufi è qualcosa di favoloso e quindi districarsi tra un bianco o nero pregiato, un bianchetto oppure un brumale non fa differenza perché come lui dice «il tartufo è gioia di vivere».