La festa vuole ricordare alcuni episodi che legano storicamente il paese a Napoleone Bonaparte.

Il 24 aprile 1796, dopo l’occupazione di Benevagienna, il generale francese sostò nei pressi di Narzole, cenando e pernottando in un’osteria del luogo. Durante l’occupazione francese, le azioni dei briganti e in particolare dei “fratelli di Narzole” portarono alla costituzione di Narzole libero comune, con decreto napoleonico del 1802, che si liberò dalla dipendenza di Cherasco.

Successivamente, nel 1810, fu ancora Napoleone a concedere con proprio decreto l’istituzione della fiera di novembre.

Data la concomitanza nei giorni della rievocazione, della maturazione dei porri e dei tradizionali “puciu” (nespole) di Narzole, la manifestazione è conosciuta anche col nome di Fiera dei porri e dei puciu. Dal 2003 è stata abbinata la Sagra della cögnà di Narzole, al fine di valorizzare questo prodotto.

La fiera inizia il venerdì con un concerto musicale. Sabato al mattino aprono gli stand e le mostre e la pomeriggio vengono inaugurati i padiglioni fieristici con la partecipazione della filarmonica.

Alla sera è in programma la cena napoleonica “Souper deu Tiers Etat” con la partecipazione in costume del gruppo storico “Il Terzo Stato” di Narzole. Il menù rispetta quello consumato da Napoleone nel 1796, quando anche all’illustre ospite furono serviti i tradizionali piatti consumati dalla popolazione locale, fra cui il lardo, i peperoni arrostiti, il cotechino con trippe, i pesci del Tanaro in carpione, la polenta di meliga con spezzatino di cinghiale, le tagliatelle, il bollito, la toma delle Langhe, la giuncata con castagne, il caffè nero al cioccolato.

Segue una serata danzante.

Domenica per tutto il giorno sono in programma degustazioni enogastronomiche di prodotti tipici e della cögnà e il mercato, con stand artigianali e commerciali in piazza Papa Giovanni Paolo II, esposizione di porri e cavoli in piazza G. Alessandria, esposizione di veicoli commerciali e industriali in piazza Papa Giovanni XXIII.

Alle ore 16, all’ingresso del padiglione la degustazione del caffè napoleonico (caffè nero al cioccolato) e caldarroste.

Nel pomeriggio, sino al 2006, si svolgeva una sfilata con figuranti in costumi settecenteschi, sbandieratori e filarmonica.