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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Fiera del bue grasso

Dal 1910, il secondo giovedì antecedente il Natale, si svolge la fiera del bue grasso, animale legato alla cultura contadina e alla tradizione gastronomica piemontese.

La fiera trae origine dai mercati bisettimanali del bestiame, attestati fin dal 1473, e dalla fiera, concessa dal duca Vittorio Amedeo I con decreto del 15 ottobre 1635.

La prima edizione della fiera moderna si tenne giovedì 15 dicembre 1910, per iniziativa del Comizio agrario di Mondovì e del Comune, allo scopo di porre rimedio alla grave carenza di animali da macello ed al conseguente aumento dei prezzi della carne. Presso il foro boario venvano esposti un gran numero di buoi condotti dai contadini langaroli. Le osterie fn dal primo mattino servivano piatti di trippe, scodelle di brodo caldo, bicchieri di dolcetto, per riscaldare i frequentatori del mercato. Quindi nella tarda mattinata, la premiazione del capo migliore e la sfilata dei bovini con le loro gualdrappe ricamate e dipinte a mano.

Consuetudini che si sono conservate nel tempo, anche se la manifestazione (a cui nel 1985 al Regione Piemonte ha attribuito la qualifica di fiera regionale) è diventata un evento gastronomico e turistico-folcloristico di più ampio respiro.

Il giorno della fiera dicembrina dal mattino confluiscono in piazza Mercato i capi bovini da macello, esclusivamente di razza piemontese, suddivisi nelle categorie buoi, manzi, vitelle vitelli, vacche, manze, torelli e tori.

Cinque giurie, composte da tecnici, veterinari, allevatori e macellai, dopo aver scrupolosamente valutano i capi in concorso, stilano le classifiche; la premiazione avviene attorno alle ore 11 presso il foro boario, con l'attribuzione ai capi migliori delle ambite gualdrappe e fasce decorate a mano, nonché di museruole d’oro, medaglie, coppe, targhe e diplomi; segue la passerella espositiva dei buoi e dei manzi.

Contestualmente alla mostra zootecnica, si tiene il consueto mercato settimanale, per l'occasione notevolmente ampliato, nonché l'esposizione di macchine e attrezzature agricole.

Nei ristoranti, fin dal primo mattino, è possibile degustare i piatti tipici locali, quali il bollito con le salse e la minestra di trippe.

Sotto il padiglione, da mattino a sera la Pro loco serve il gran bollito misto, con i classici “bagnet” verde (a base di prezzemolo, acciughe e aglio) e rosso (a base di pomodoro), la cognà (mele cotogne e pere cotte nel mosto), la “saussa d’avijie” (salsa rinascimentale con miele, noci e senape) e la salsa di cren.

Durante la giornata si esibisce la banda musicale e vengono organizzate rappresentazioni teatrali in lingua piemontese.

CARRÙ (CN), Italia Regionpiemonte
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