Feste popolari
Festival delle sagre
Il Festival delle Sagre nasce nel 1974, nell’ambito del concorso enologico Duja d’Or, da un’idea di Giovanni Borello, allora presidente della Camera di Commercio di Asti, dopo aver assistito a due feste: la prima a Vevey, nel Canton Ticino, nella quale sfilavano molti rappresentati di paesi svizzeri in abiti tradizionali portando in piazza la loro quotidianità; la seconda la Festa dei Portici a Bolzano, in cui prevaleva l’aspetto culinario, con distribuzione di piatti tipici ai visitatori.
Nelle prime quattro edizioni il Festival si svolge in piazza Alfieri, con la presenza delle bancarelle delle pro loco (cresciute di anno in anno dalle 13 iniziali alle circa 50 di oggi). Dopo la prima edizione dell’8 settembre 1974, inevitabilmente improvvisata, viene nominata una commissione per valutare ricette e vini proposti. È nel 1978 che il Festival segna una prima svolta con la sfilata nelle vie di Asti, durante la quale ciascun paese deve riproporre fedelmente un momento della vita o un aspetto della civiltà rurale: arricchita e perfezionata anno dopo anno, rappresenta oggi il più grande museo vivente della civiltà contadina, con 3.000 figuranti in costumi autentici dell’Otto e Novecento, 250 carri che rappresentano altrettanti tableaux vivants della vita contadina trainati da trattori d’epoca, strumenti e attrezzi da lavori, tanti animali.
Nel 1988 avviene il trasferimento degli stand gastronomici nella più ampia piazza del Campo del Palio e data origine all’anteprima del sabato sera, formula tuttora mantenuta. Dal 2001 ogni anno il Festival ospita anche una o due pro loco estere o di altre province (nel 2006 Milena e Vercelli).
La manifestazione del secondo week-end di settembre prende il via il sabato sera, quando apre il villaggio gastronomico, all’interno del quale sono allestite le casette delle pro loco, che ospitano le cucine, oltre a quelle istituzionali (caserme della polizia e dei carabinieri, municipio, banca).
Il programma della giornata di domenica inizia alle 9, quando dai quattro punti di accesso al centro cittadino fanno il loro ingresso le bande musicali di Costigliole, Mongradino e Villafranca ed i frustatori di Rocchetta Tanaro ad annunciare che inizia il Festival. Alle 9,45 da piazza Marconi prende il via la sfilata che attraversa via Cavour, piazza Statuto, piazza S. Secondo, via Gobetti, corso Alfieri, piazza Alfieri, piazza 1° Maggio, via Calosso, viale alla Vittoria, via Rosselli, corso Galileo Ferraris, corso Einaudi.
L’ordine di sfilata segue il ciclo delle quattro stagioni. All’edizione 2006 hanno partecipato le seguenti pro loco, che hanno proposto i temi a fianco indicati.
Inverno
Cessole La castagna: raccolta, essiccatura e battitura
Revignano Anduma a viè (la veglia nella stalla)
Nizza Monferrato Coltivazione e vendita del cardo gobbo
Valenzani Gli antichi mestieri
Sessant Dal latte al formaggio
Crivelle di Buttigliera L’allevamento della gallina bionda di Crivelle
Cellarengo Il ciclo del legno: taglio, contrattazione e lavorazione
Primavera
Montiglio Monferrato L’acqua elemento essenziale di vita e di lavoro nel Monferrato agli inizi del Novecento
Viarigi Il battesimo d’un tempo
Azzano I frati dell’abbazia di San Bartolomeo
Corsione Al forno come una volta
S. Caterina di Rocca
d’Arazzo Canté j’euv (il canto delle uova)
S. Damiano Le rogazioni
Boglietto di Costigliole I Principi di Savoia a Boglietto
Montegrosso L’arciconfraternita dei batì (la festa della carità)
Costigliole Il vino nuovo della luna di marzo
Mombercelli Canti rituali della primavera
Rocchetta Tanaro Rocchetta: il suo fiume, la sua storia
Moncalvo Il lavatoio
Estate
Castello di Annone I canottieri del Tanaro
Portacomaro ‘l balùn a brassàl (l’antico gioco del pallone col bracciale)
Montechiaro Intervento dei pompieri contadini
Mongardino ‘l martinèt (il maglio) d’Mungardin e l’antica fabbricazione degli attrezzi agricoli
Grazzano Badoglio La festa per l’arrivo in paese del nuovo parroco all’inizio del ‘900
Motta di Costigliole I peperoni e i fiori (Motta di ieri, Motta di oggi)
Quarto La corsa degli asini
Monastero Bormida Il ciclo del granoturco: raccolta, sfogliatura e trebbiatura
Villanova I buoi e la storia di S. Isidoro
Refrancore Il ciclo del fagiolo
Revigliasco Le ciliegie
Isola d’Asti Le stagioni sul Tanaro
Callianetto Il ciclo della canapa
Autunno
Villafranca La leva
Castellero Raccolta e lavorazione della nocciola
Casabianca ‘l carbùn d’na vìra (taglio e commercio della legna)
Chiusano La pessera: quando nasce un bambino a Chiusano
Canelli La vendemmia
Castagnole Monferrato Alla stazione aspettando il tramwaj
Calliano Momenti di vita paesana
San Marzanotto La vittoria di San Marzanotto alle feste vendemmiali del 1927
Cortazzone La giornata del trifulau
Palucco L’aratro nel tempo
Villa San Secondo Il ciclo del granoturco: dalla semina alla polenta
Cunico La vinificazione
Antignano L’esodo dalla campagna verso la fabbrica negli anni ‘50
Al termine della sfilata, che dura circa due ore, nel villaggio di piazza Campo del Palio inizia la distribuzione al pubblico dei piatti tipici cucinati dalle pro loco, che prosegue sino a notte. Nel pomeriggio si hanno momenti di intrattenimento.
