Agricoltori e allevatori dell’Alto Canavese mantengono viva la tradizione di festeggiare nel mese di gennaio sant’Antonio abate, protettore degli animali, anche se oggi il bestiame non viene più portato davanti alla chiesa per la benedizione, come accadeva un tempo.

La giornata inizia con la celebrazione della messa nella chiesa di San Francesco, alla presenza dei priori. Segue il pranzo conviviale, presso un ristorante della zona, che si conclude con il classico rito dell’incanto, l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria e la proclamazione dei priori dell’anno successivo. La festa termina con un intrattenimento musicale e danze.