La festa di san Giovanni Battista è a carattere patriottico-religiosa, in quanto viene ricordata la battaglia di San Martino del 1859, “durante la quale i soldati del paese invocando la protezione di San Giovanni Battista, compatrono, ritornarono tutti a casa, sani e salvi” (Enrietto A., Pasquero A., Morrone G., 2004-05, p. 13).

Dopo il concerto della banda musicale di Trino, alle ore 10.30 “il quadro votivo del compatrono esce dalla chiesa della confraternita di San Giovanni Battista, portato in spalle dai giovani di leva e affiancato da due carabinieri in alta uniforme, accolto dalle note del Piave e seguito dai vessilli risorgimentali, dalle bandiere del presente e da due mazzi di fiori”. Eseguiti alcuni spari da parte dei cacciatori mottesi, per ricordare la battaglia di San Martino, e il caratteristico ‘tarlinghé’ (suono delle campane della confraternita con le pietre), parte la processione diretta alla chiesa parrocchiale, con sosta al monumento dei caduti per la deposizione di una corona d’alloro (accompagnata dal suono dell’inno di Mameli). Nella chiesa parrocchiale viene celebrata la messa in onore di san San Giovanni Battista, animata dalla corale e dai confratelli.

Nel pomeriggio i fedeli ritornano in chiesa per il vespro e il rituale dei taglio di un boccolo di capelli ai bambini nati nell’anno. Segue la processione di ritorno dalla chiesa parrocchiale a quella della confraternita.

I festeggiamenti proseguono, dal 1985, con la rievocazione storica, incentrata su episodi storici legati alla vita di corte, come il matrimonio tra la contessa Aloisia Langosco della Motta ed il conte Marchello. Nel 2002 è stata invece rievocata la battaglia di San Martino del 24 giugno 1859, durante la seconda guerra di indipendenza. con sfilata di gruppi storici e dimostrazioni di tecniche di combattimento dell’epoca.