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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Festa di san Besso

In occasione della festa in onore di san Besso, presso l’omonimo santuario a quota 2019 m, numerosi gruppi di fedeli giungono, dal Canavese e dalla Valle d’Aosta (in particolare da Cogne), già la sera prima, accampandosi nell’area circostante.

Il 10 agosto, al mattino, viene celebrata la messa solenne, con intervento dei parroci della val Soana e di Cogne, talvolta vi partecipa anche il vescovo di Ivrea (come avvenuto ad esempio nell'edizione 2011). Al termine della messa viene incantata la statua di san Besso (chi si aggiudica l’asta acquisisce il diritto a portarla in processione).

Quindi si svolge la processione che si snoda intorno alla rupe del monte Fauterio (o Fautenio), la roccia che sovrasta il santuario. Dopo la processione, rientrati in chiesa, i fedeli baciano la reliquia del santo. Terminata la funzione, sotto il porticato della chiesa avviene l’incanto degli oggetti offerti, il cui ricavato è destinato al mantenimento del santuario.

A partire dal 2011 hanno fatto il loro ingresso, nell'organizzazione della festa, significative innovazioni. La festa viene infatti attualmente trasmessa in collegamento video all'interno della chiesa parrocchiale di Sant'Orso a Campiglia (1350 m slm), per favorire la partecipazione alla celebrazione da parte della popolazione più anziana. Dal 2012 la messa e parte della processione viene anche diffusa in streaming tramite collegamento internet. Questo innovativo sistema è stato pensato per favorire soprattutto la partecipazione, seppur a distanza, della numerosissima comunità della diaspora valsoanina, che fra Otto e Novecento emigrò soprattutto a Parigi per svolgervi la professione di vetrai e i cui discendenti mantengono tuttora vivo un forte attaccamento alle comunità di origine e alle tradizioni della Val Soana.

La festa di san Besso è considerata una delle più importanti feste alpine. Essa è in realtà poco nota al di fuori delle comunità dell'alto canavese e di Cogne che vi partecipano, ma è notissima fra gli studiosi di antropologia religiosa, di tradizioni alpine, di devozioni popolari, di culto dei santi ecc. grazie ad un importante saggio che le dedicò Robert Hertz, un testo ora entrato a pieno titolo fra i classici dell'antropologia culturale e della sociologia della religione. "Saint Besse. Étude d’un culte alpestre" comparve per la prima volta nella “Revue de l’histoire des religions” del 1913, per poi venire ristampato nuovamente nel 1928 e nel 1970. Il saggio di Hertz fu tradotto in inglese nel 1983, mentre per la traduzione italiana bisogna attendere il 1994, anno in cui comparvero due diverse versioni, una curata da Adriano Prosperi presso la casa editrice Einaudi e un'altra nella collana "Studi e documenti" della Società Accademica di Storia ed Arte Canavesana di Ivrea. Sulla scorta di queste traduzioni si è avuto negli ultimi decenni un rinnovato interesse, da parte degli studiosi di feste alpine, verso la festa di san Besso, che grazie allo studio di Hertz è diventata un caso-studio paradigmatico ed un ineludibile momento di confronto.

VALPRATO SOANA (TO), Italia Regionpiemonte
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