Feste popolari
Danza delle spade - Uccisione del tiranno - San Giorgio
"Milizia di parata con rosse tuniche a falde e frange e con enormi durlindane. nelle solennità religiose allietavano il popolo coi loro giuochi d'arma e fornivano il compito di guardie d'onore. Sopravvivono a S. Giorgio (oggi San Giorio), a Venaus, a Giaglione" (Milano, 2005, p. 121).
"Oggi la danza delle spade di San Giorio si tiene la domenica più prossima al 23 aprile. Nel corso della mattinata i sei spadonari partecipano alle funzioni liturgiche quali guardie d'onore durante la messa e la processione con la statua di san Giorgio. nel pomeriggio si ritrovano sulla piazza e aprono il corteo che sale alle rovine del castello che sovrasta il paese. Qui si rappresenta la rivolta contro il feudatario seguendo il testo scritto da Attilio Bar e interpretato la prima volta nel 1929" (Borra, Grimaldi, 2001, p. 40).
"Cantello, struttura lignea di fiori e nastri alla cui base vi è il pane benedetto, portato in processione in occasione della festa" (Borra, Grimaldi, 2004, p. 22)
"Domenica 27 aprile ebbe luogo a San Giorgio di Susa la tradizionale rievocazione dell'uccisione del tiranno. Gli sposi, liberati dalla tirannide, passarono tra i popolani armati e vittoriosi, scendenti dal castello i cui ruderi viderola rivolta vera e da secoli ospitano la festosa rievocazione" (Milano, 2005, p. 208).
