Feste popolari
Carnevale
Il paese “nelle feste carnevalesche ricorda un momento glorioso della storia piemontese: i quaranta giorni di strenua resistenza che nel 1705 (tra il 20 giugno a il 30 luglio), al tempo del Re Sole e della guerra di successione spagnola, le popolazioni di Chivasso, di Castagneto e di Verrua opposero alle truppe francesi e spagnole dirette a Torino. […] Il Capitano dei Dragoni e la Vivandiera nel Carnevale storico, creato nel 1986, ricordano questo fatto. […] Le due maschere ricevono la loro investitura con un rogito notarile, letto dal Notaio in Municipio. Ottengono le chiavi della città, vengono incoronati e partecipano, sopra un landò, insieme con i paggetti, ad una fiaccolata per le vie del paese, seguiti da una scorta a cavallo. Le precedenti maschere erano Brusatin e Saladin-a. Brusatun (l’abbrustolito) era il soprannome dato ai castagnolesi, dopo che il loro paese era stato bruciato dai Francesi, nello stesso assedio del 1705. Saladin-a doveva invece il suo nome all’insalatina particolare, specialità del luogo, chiamata appunto di Castagneto” (Gallo Pecca, 1987, pp. 144-145).