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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Carnevale

“La maschera di Berzano […] ricorda un atto di gentilezza e di indulgenza usato da un funzionario nei confronti di una comunità colpita dalla sventura. Monsù Pasqué era un esattore che riscuoteva a Berzano, per conto del Signore locale, il conte di Sambuy, le gabelle, che consistevano in prodotti della terra. Nel 1630, al tempo della grande pestilenza che colpì il paese, Monsù Pasqué chiuse un occhio: passò oltre e non chiese nulla ai contadini di Berzano, così già duramente provati dalla sorte. Allora i berzanesi, riconoscenti, allestirono in suo onore una cena a base di polenta e salciccia. La cena della riconoscenza divenne poi, all’inizio del Novecento, il motivo centrale del Carnevale. Monsù Pasqué, vestito con giacca, pantaloni e cappello verde con nastro rosso, gilé rossiccio, camicia senza colletto con foulard, arrivava in carrozza con Madama Pasqué e partecipava ad una grande polentata con salciccia. Un paese di soli trecentocinquanta abitanti riusciva a preparare, in quattordici caldaie, una polenta di tre quintali. Il Carnevale fu sospeso durante la guerra mondiale, poi ancora nel 1929, per essere riesumato negli anni quaranta” (Gallo Pecca, 1987, p. 84).

BERZANO DI SAN PIETRO (AT), Italia Regionpiemonte
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