Feste popolari
Carnevale
Nella frazione Castelferro la tradizione della businata in occasione del Carnevale “era già in uso nell’Ottocento” (Castelli, 1999, p. 124). Veniva composta “d’inverno nelle stalle, all’insaputa dei più; da parte di un gruppo di buontemponi, essenzialmente su argomenti paesani: si scriveva su di un quaderno e, una volta letta, si distruggeva” (Castelli, 1999, p. 124). Nel secondo dopoguerra le bosinate venivano composte da un gruppo di giovani “che dopo il giro dei carri, la recitavano il martedì grasso dopo pranzo, su un muracciolo d’angolo tra via del Forno e via Montaldo (‘al canton ‘d Masito), con l’intervento della banda musicale. Chi la cantava a memoria erano due o tra personaggi mascherati che dai carri saltavano sul muretto che sovrastava la ‘tampa’ del letame” (Castelli, 1999, p. 124); prese di mira in quegli anni erano le autorità comunali che non avevano ancora realizzato la fognatura (il luogo scelto per la recita era simbolicamente legato a questo problema) e le ragazze del paese. Alla sera “il Carnevale terminava tra le fiamme, con i falò rituali: 'us barsava Carvè' in vari punti del paese e anche in piazza, davanti al monumento ai caduti” (Castelli, 1999, p. 124).
La consuetudine “della bosinata si spegne dopo il 1948, con l’esodo verso le città e le fabbriche dei giovani, veri protagonisti del rito carnevalesco” (Castelli, 1999, p. 125).