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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Cantare Martina

La festa di santa Martina Vergine e Martire cadeva a fine gennaio nel periodo conosciuto come "i giorni della merla" che rappresentavano il periodo freddo dell'inverno. Cantare Martina voleva dire festeggiare la fine del periodo più duro dell'inverno. Dalla fine di gennaio fino alla fine di Carnevale gruppi di giovani usavano andare in "'n brandou". Questi sovente travestiti in maschera, erano soliti girare "a dante Martino" di frazione in frazione, di stalla in stalla dove si svolgeva "la vijà", l'incontro serale dove le donne filavano e ricamavano, gli uomini giocavano a carte o si dedicavano a lavori artigianali, dove tutti raccontavano episodi di vita quotidiana, leggende e storie e i giovani avevano modo di incontrarsi e conoscersi, "dedicarsi al corteggiamento". I giovani raggiunte le stalle dove sapevano essere riunite molte persone, iniziavano un canto dialogato con coloro che stavano all'interno. Dopo questo dialogo, finalmente il padrone di casa apriva la porta e acconsentiva l'ingresso ai giovani a cui era offerto da bere, a volte erano i giovani stessi a portare dei fiaschi di vino. In alcune zone come l'Indritto di Coazze i giovani che entravano mascherati, continuavano nel gioco di non farsi riconoscere, alterando il suono della voce.

(TO), Italia Regionpiemonte
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